Alimentazione e gravidanza: cenni di fisiologia

L’ obiettivo di questi articoli, è quello di fornire a tutte le future mamme tante indicazioni per un alimentazione corretta ed equilibrata senza perdere il piacere della buona tavola

L’ obiettivo di questi articoli, è quello di fornire a tutte le future mamme tante indicazioni per un alimentazione corretta ed equilibrata senza perdere il piacere della buona tavola

Barbara Varutto – medico chirurgo

 

Prima di inoltrarci in questo campo, preferirei fare un ripasso generale sulla fisiologia della gravidanza.

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Questa, detta anche gestazione, è una condizione fisiologica che inizia con la fecondazione della cellula uovo e termina con il parto.

La durata media calcolata a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione, è di circa 280, corrispondenti a 40 settimane o a 9 mesi solari.

L’inizio della gravidanza è reso possibile da una serie di eventi:

  • migrazione degli spermatozoi;
  • capacitazione degli spermatozoi cioè la possibilità di fecondare l’ovocita;
  • captazione dell’ovocita;
  • trasformazione dell’ambiente tubarico che diviene idoneo a favorire la fecondazione dell’ovocita;
  • interazione e fusione dei 2 gameti;
  • trasporto dell’embrione verso la cavità uterina;
  • arrivo dell’embrione nell’utero (stadio di blastocisti) e suo andamento nella mucosa uterina (impianto).

Al 10° giorno, inizia la formazione della placenta che raggiunge la sua struttura definitiva tra la 18° e la 20° settimana di gestazione.

La placenta ha una forma discoidale ed è delimitata da due facce:

  • materna che aderisce alla parete uterina;
  • fetale rivolta verso la cavità uterina, è rivestita dall’amnios. La sua parte più estesa è costituita dai villi coriali che pescano nello spazio intervilloso e nel sangue materno.

Le funzioni della placenta sono:

  • ossigenazione del feto;
  • apporto di sostanze nutritive;
  • eliminazione dell’anidride carbonica e delle scorie metaboliche.

A livello degli spazi intervillosi, avviene il passaggio dal sangue materno a quello fetale di sostanze nutritizie, ossigeno, ormoni, anticorpi e dal circolo fetale a quello materno di anidride carbonica e prodotti del catabolismo fetale ( urea, acqua, scorie ed ormoni ).

I villi fetali sono vascolarizzati dalle arterie ombelicali e dalla vena ombelicale.

Le arterie ombelicali sono 2 e trasportano il sangue venoso refluo dal feto alla placenta, mentre la vena ombelicale porta il sangue arterioso dalla placenta al feto.

Il prodotto del concepimento diventa riconoscibile come un embrione circa 10 giorni dopo la fecondazione.

La formazione degli organi è completa alla 12° settimana ( 70 giorni dopo il concepimento ), tranne che per il SNC che continua a svilupparsi durante tutta la gravidanza.

Quindi possiamo dire che è un processo fisiologico che comporta in tutti gli organi e i sistemi materni una serie di variazioni, di cui la maggior parte regredisce dopo il parto.

Le modificazioni più vistose avvengono a livello dell’apparato genitale materno andando ad interessare le mammelle, la vagina, il perineo, le ovaie, le tube e, in particolar modo, l’utero.

 

Barbara Varutto

Redazione Nurse Times

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