Infermiere da tre anni, libero professionista, dotato di una forte identità professionale, si mette in discussione partecipando al programma TV “Italia’s Got Talent” trasmesso su TV8 lo scorso 13 aprile, si chiama Emanuele Marchione, giovane 34enne, intervistato da Nurse Times.

“Spinto da tantissimi amici e dalla mia ragazza a partecipare a questo programma, – racconta Emanuele – ero un po’ restio ad andare in questa trasmissione, anche perché non avendo la tv a casa non ho un buon rapporto con la televisione. Però alla fine, un po’ per gioco, un po’ per mettermi in discussione, ho deciso di partecipare portando un numero che non sapevo neanche se avrebbe funzionato perché è un po’ particolare da spiegare e non sapevo se gli addetti ai lavori, che non si occupano di medicina, avrebbero capito davvero che cosa avrei voluto rappresentare in TV. Sono contento che sia passato il messaggio”.

L’esibizione infatti mostra le basi della Mirror Therapy, che ha visto per la prima volta durante il tirocinio clinico nei tre anni universitari di infermieristica. L’effetto è stato straordinario e ha regalato sorrisi e stupore ai quattro giudici e al pubblico presente in sala: la standing ovation è stata d’obbligo.

“Ero in un reparto di riabilitazione neurologica e c’era questo ragazzo fisioterapista che attraverso degli specchi ha iniziato a spiegare ad un paziente che questo gioco di immaginazione diventa fondamentale per potenziare le funzionalità celebrali  dei pazienti colpiti da affezioni cerebrovascolari tipo ictus ischemici o emorragici”.

Durante l’intervista, Emanuele rivolge un messaggio a tutti gli infermieri che come lui possiedono un talento, un’iniezione di fiducia e un investimento nelle proprie capacità e non aver timore di manifestare agli altri la propria arte, senza smettere di credere in se stessi:

“Io sono un infermiere appassionato, mi piace tantissimo il mio lavoro, scelto in un momento particolare della mia vita,  e sostengo in pieno la professione sia a livello etico che lavorativo; a livello artistico non ci aveva mai pensato nessuno,  e forse nessuno aveva mai pensato di unire l’arte e il proprio talento con la propria professionalità. C’è un motto che seguo nella mia vita lavorativa: “Io sono infermiere, non faccio l’infermiere!” e comunque quando cerco di fare l’artista mi sento molto più infermiere. Cari colleghi bisogna avere il coraggio di rischiare, di buttarsi, come sto facendo io quotidianamente altrimenti non si ottengono i risultati. Invito tutti quegli infermieri che hanno potenzialità o talenti ad esprimerli, non necessariamente in un contesto professionale, ma se ci riuscissero, farebbero una cosa bellissima perché l’infermieristica è un ambito enorme che va sostenuto a 360°. Spero che la mia esperienza possa essere di aiuto a chi come me abbia qualcosa da dire e che sia una spinta a farlo”.

La redazione Nurse Times ringrazia Emanuele Marchione per averci riportato la sua preziosa testimonianza, la sua grande passione per l’arte e per la nostra professione.

Nurse Times, la voce degli infermieri italiani, fucina di idee per la professione e promotore di una sanità sostenibile sempre più vicina alle esigenze dei cittadini è orgogliosa di poter annoverare la firma di Emanuele tra gli autori che animano questa nostra grande famiglia.

Nurse Times si impegna a tracciare quella che è la mission di tutti gli infermieri: informare e valorizzare il ruolo dell’infermiere nella società.

Savino Petruzzelli