Sarebbe una sigaretta fumata in bagno di nascosto la causa della tragedia.
Un paziente affetto da patologia psichiatrica è morto carbonizzato nell’istituto genovese Don Orione di via Berghini. Ieri, poco dopo le 23.30, si sarebbe appartato in un bagno per fumare di nascosto. Proprio la caduta accidentale della sigaretta sembrerebbe la causa del rogo divampato.
L’infermiera di turno nella struttura, che ospita una decina di pazienti, ha provato subito a soccorrere il disabile in carrozzina, utilizzando l’estintore presente in reparto. La tuta acrilica indossata dal paziente avrebbe preso fuoco in un istante, non lasciandogli scampo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale sanitario del 118 e numerose volanti della polizia.
Secondo la prima ricostruzione, il paziente avrebbe accusato un malore mentre si trovava in bagno a fumare, come era sua abitudine fare ogni sera prima di andare a dormire. Dopo aver perso i sensi, la sigaretta sarebbe entrata in contatto con i vestiti sintetici dell’uomo, trasformandolo in una torcia umana. L’infermiera, intervenuta poco dopo per spegnere l’incendio, è rimasta intossicata dal fumo presente nel locale ed è stata successivamente ricoverata in ospedale.
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