Un malore improvviso avrebbe potuto costare la vita a Calogero Farrugia. Solo il tempestivo intervento di una donna gli ha permesso di sopravvivere.
Mercoledì stava passeggiando in via Bovio, a Follonica, quando improvvisamente è crollato al suolo.
Una donna ha subito compreso la gravità della situazione avvicinandosi immediatamente al corpo inerme.
Se non fosse intervenuta subito, i sanitari arrivati sul posto pochi minuti dopo non avrebbero più potuto fare molto per evitare che l’uomo morisse.
Calogero Farruggia, 72 anni, si è salvato grazie alla prontezza dell’intervento. Quando ha ripreso conoscenza ha raccontato ai figli della sconosciuta alla quale deve la vita.
«Oggi pomeriggio a Follonica un angelo, grazie ad un massaggio cardiaco fatto in modo tempestivo, ha salvato la vita a mio padre. Vorrei tanto sapere chi è stato» ha scritto su Facebook Antonella Farruggia, la figlia di Calogero.
La voglia di incontrare la donna che ha salvato la vita al padre era molta e così ieri mattina le ricerche sono state avviate.
«Si è trattato sicuramente di un medico o di un’infermiera», racconta un testimone.
Giuseppe Farruggia, figlio dell’uomo, si è recato al pronto soccorso di Follonica per farsi dire il nome della sconosciuta ma non c’è stato nulla da fare: la donna ha preferito rimanere anonima.
«Non abbiamo saputo chi sia la persona che ha rianimato nostro padre e che gli ha salvato la vita quando lui era in strada, colpito da un attacco cardiaco che poteva essergli fatale – spiega Giuseppe – Sappiamo soltanto che non vuole apparire e ci ha fatto sapere che l’ha fatto perché è il suo lavoro e per lei è una cosa normale. Volevamo ringraziare di cuore lei e tutto il pronto soccorso di Follonica e tutti quelli che sono stati professionalmente efficaci nel loro lavoro».
«Mio padre ha avuto uno svenimento e si è accasciato a terra – dice Giuseppe – cadendo ha sbattuto la testa ma la donna che ha visto la scena è subito intervenuta, si è chinata e ha capito che si trattava di un arresto cardiaco, così ha praticato su mio padre un lungo massaggio.
All’ospedale – continua Farruggia – mi hanno spiegato che se fossero passati anche soltanto dieci minuti mio padre sarebbe potuto morire o comunque avere gravi danni al cervello. Quella donna lo ha riportato in vita, il suo cuore era già fermo.
Noi le dobbiamo veramente tantissimo – conclude – e per sdebitarci, anche se solo in minima parte, porteremo un grande cesto alla Croce Rossa di Follonica in segno di riconoscimento per quanto è stato fatto». —
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