All’ospedale “Brotzu” di Cagliari si mette in atto un “utilizzo improprio del Progetto Obiettivo Trapianti (gravante sul fondo dei lavoratori dei Progetti Obiettivi / Premio produttività annuale) per attività lavorative ordinarie di diverse sale operatorie, tra le quali Neurochirurgia, Cardioanestesia, Urologia, e altri servizi”. A denunciarlo in una lettera è il sindacato degli infermieri Nursing Up, che ha scritto ai vertici della dirigenza aziendale del nosocomio per contestare questa prassi che “viola, di fatto, le più basilari norme contrattuali che prevedono a modifiche dell’organizzazione del lavoro specifiche relazioni sindacali”.
La missiva, firmata dai dirigenti sindacali Diego Murracino (foto) e Marino Vargiu, è rivolta anche alle lavoratrici e ai lavoratori del “Brotzu”, affinché sappiano cosa sta succedendo nella loro azienda. “I turni di lavoro diurno – proseguono i sindacalisti – risultano essere stati sospesi unilateralmente dall’Azienda”, senza aver consultato i rappresentanti del personale sanitario. Inoltre, “l’attività lavorativa viene sostenuta e garantita con l’uso improprio del Progetto Trapianti, determinando una consistente riduzione delle disponibilità economiche per il pagamento della produttività”.
Per il Nursing Up, “il costo delle su specificate attività remunerate con il Progetto Trapianti (Pronta disponibilità trapianti e liquidazione trapianti, con timbratura codificata 35) non può e non deve gravare sul fondo dei lavoratori”. È infatti palese che tale pratica equivale a far pagare ai lavoratori le attività da loro stessi svolte: oltre al danno anche la beffa.
Il sindacato di categoria ha già contestato questa situazione in occasione dell’ultimo incontro con la direzione generale di delegazione trattante, lo scorso 12 dicembre, con una nota a verbale sottoscritta insieme ad altri componenti della Rsu, appartenenti alle liste Uil, Fsi, Usb e Cisna. Per tutta risposta, però, “l’amministrazione non ha fornito spiegazioni né posto correttivi, ma inizia il 2019 lasciando quanto in essere e continuando, con modalità ormai consolidate, a far propri i soldi dei lavoratori”.
Una cosa inaccettabile, che determina la reazione del sindacato degli infermieri, il quale chiede “l’immediato ripristino dell’ordinaria attività lavorativa, nel rispetto delle norme contrattuali, in tutte quelle realtà dove la stessa sia stata sospesa e sostituita con reperibilità finanziate col Progetto Obiettivo”. La lettera si conclude ricordando ai vertici aziendali del “Brotzu” che “l’organizzazione del lavoro e le eventuali modifiche della stessa risultano essere oggetto di relazioni sindacali e che gli unici soggetti legittimati a farlo sono le organizzazioni sindacali e l’amministrazione”.
Redazione Nurse Times
ALLEGATO: Lettera Nursing Up alla dirigenza del “Brotzu”
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