Carenza di infermieri all’ospedale di Grosseto, “Basta con le false rassicurazioni”

Forza Italia replica così al sindaco di Monterotondo Marittimo, che ha chiesto di evitare facili allarmismi.

“Abbiamo letto con costernazione le dichiarazioni del sindaco di Monterotondo Marittimo, che ricordiamo essere anche il presidente della Conferenza dei sindaci in rappresentanza di 103 Comuni, il quale, con disinvoltura, rassicura e chiede di evitare allarmismi relativamente alla situazione infermieristica dell’ospedale Misericordia, nosocomio capofila della provincia e non solo”. Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Sandro Marrini, replica così al sindaco Giacomo Termine sulla carenza di infermieri all’ospedale di Grosseto. “Non capiamo sinceramente tutta questa sicurezza di Termine nel definire la situazione sotto controllo, nonostante il ‘taglio’ degli infermieri interinali e lo stato di preoccupazione di tutti i sindacati – prosegue Marrini –. Ci domandiamo quindi se i rappresentanti delle istituzioni che esprimono una così completa serenità sulla situazione siano veramente a conoscenza della realtà, oppure se difendano a priori scelte politiche, anche se significa ledere pazienti e operatori. E ancora: “Un’altra domanda che ci sorge spontanea riguarda il Dipartimento delle professioni infermieristiche, il cui responsabile continua a sottrarsi a un confronto diretto, rischiando di mandare allo sbaraglio i propri collaboratori: è mai possibile che abbia impiegato un’enormità di tempo, circa due anni, per produrre un regolamento che ha moltiplicato le figure di infermieri di scrivania a scapito dei colleghi che quotidianamente operano in prima linea in condizioni sempre più difficili e con sempre meno risorse? Non si poteva pensare a soluzioni che garantissero sia la permanenza sul luogo di lavoro che la progressione di carriera con incarichi professionali? Invece, al momento, come abbiamo già detto, nell’alveare sono proliferate le api regine che crescono a discapito delle api operaie”
. Aggiunge Marrini: “Ben comprendiamo quali logiche sovraintendono a certe scelte, ma è nostro preciso dovere segnalare al cittadino le inefficienze e la cattiva gestione del denaro pubblico, che hanno portato all’attuale criticità e di segnalare anche chi, nonostante tutto, continua a difendere imperterrito la situazione. Vogliamo che il cittadino rifletta su una questione: diciamo che cento infermieri termineranno il proprio contratto e cento dovranno essere assunti (altrimenti fino ad ora sarebbe stato sprecato denaro pubblico), ma quando avverrà la sostituzione? Come pensa il ‘sindaco serafico’ di affrontare il periodo intermedio che, fosse anche di una settimana, sarà comunque caratterizzato da un’insostenibile sovraccarico lavorativo per gli operatori, con un’ovvia perdita di qualità assistenziale, le cui spese ricadranno sui cittadini e sul loro rapporto con i sanitari?”. Concludendo: “Il flusso in accesso nei pronto soccorso è incontrollabile, le malattie si presentano a prescindere dalle parole rassicuranti dei politici. Per questo motivo vorremmo un atteggiamento meno tranquillizzante e che non tenda a sminuire il problema, oltre a impegni precisi, con date di attuazione chiare per garantire continuità assistenziale e sicurezza per pazienti e operatori. Se così non sarà, saremo puntuali nel riverberare la domanda ad altri livelli”. Redazione Nurse Times  
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