” Io sono uno di quelli che il concorso VUOLE che sia svolto, visto che sono un precario; sono un Infermiere della Postazione 118 India Palese (Ba).
Ma sono uno di quelli che vorrebbe questa selezione venga svolta in sicurezza e in tranquillità; per la mia città in primis luogo dove lavoro, e per me stesso.
Non posso pensare che da tutto il paese si devono muovere SEDICIMILA persone (escluso accompagnatori eventuali) che entreranno nella mia città, gireranno liberamente, prenoteranno B&B, entreranno nei Bar ecc.
E si ammasseranno dal 7 Settembre sino al giorno 11 Settembre in Fiera del Levante in questo periodo di rialzo dei contagi; con un “governatore” che annuncia un rialzo della curva proprio in quei giorni critici di Settembre.
Non posso immaginare di rimanere 4 ore ammassato all’esterno sotto il sole al caldo prima di poter svolgere la prova e magari al controllo del termoscanner risultare con 37,5 e perdere questa opportunità.
Non posso immaginare di dovermi concentrare per 40 min per una prova importantissima per il mio futuro con una mascherina indossata per oltre 5 ore in un contesto da bolgia da stadio.
Non posso immaginare di dover svolgere una prova con chissà quanti asintomatici; che hanno lavorato magari negli ospedali del Nord Italia e magari in reparti CoVid.
Non è giusto in questo momento storico svolgere questo concorso, non è giusto per me e per tanti colleghi che non parteciperanno per paura!
Capisco la necessità della corsa al posto fisso e tutte le altre esigenze; ma perché andare a rischiare e svolgere questa prova in una situazione non proprio tranquilla?
Perché le istituzioni permettono tutto questo?
Perché non dare a tutti la serenità di poter svolgere questo concorso in maniera tranquilla e serena?”
-F. De Rosalia-
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Redazione Nurse Times