Coronavirus, la richiesta dei governatori leghisti: “Isolare gli studenti di ritorno dalla Cina”.

I presidenti di quattro Regioni hanno scritto a Conte e Speranza. La replica di Iss e ministero della Scuola: “Situazione sotto controllo”.

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Mettere in isolamento i bambini e i ragazzi che rientrano dalla Cina per i rischi legati al coronavirus. Lo chiedono al ministro della Sanità, Roberto Speranza, quattro governatori leghisti: il veneto Luca Zaia (foto), il lombardo Attilio Fontana, il friulano Massimiliano Fedrigail presidente delle Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Scrivono di non voler “ghettizzare” nessuno studente, ma di voler “dare risposta all’ansia di tanti genitori”.

Le misure adottate, inclusa una circolare alle scuole, “tutelano la salute dei bambini e della popolazione”, replica l’Istituto Superiore di Sanità, aggiungendo che “l’Italia è tra i Paesi che hanno adottato le misure più ampie e articolate». Ed è alla voce degli esperti che scelgono di affidarsi lo stesso Speranza e il premier Giuseppe Conte, che annuncia una riflessione su “aiuti alle imprese” danneggiate dall’emergenza. Il ministro della Scuola, Lucia Azzolina, prova a tranquillizzare: «Tranquillità assoluta. La propaganda non fa bene e non ci sono motivi per escludere gli alunni dalla scuola»

. Insomma, la psicosi nelle scuole, almeno finora, non sembra essere salita a livello di guardia.

Intanto l’aereo con i 56 italiani, tra cui sei bambini, provenienti da Wuhan è atterrato ieri a Pratica di Mare, alle porte di Roma. La febbre ha impedito l’imbarco a un ragazzo friulano di 17 anni, che è quindi rimasto in Cina. Altri 23 sono rimasti a Wuhan volontariamente. Gli italiani, una volta sottoposti a un primo screening medico, sono stati trasferiti alla cittadella militare della Cecchignola, dove trascorreranno 14 giorni in quarantena.

Si apprende inoltre che Giuseppe Conte è stato all’ospedale Spallanzani di Roma per incontrare il direttore sanitario e i ricercatori che hanno isolato il coronavirus. Ora si sta procedendo al rafforzamento degli organici del personale medico nei porti e negli aeroporti italiani, e sono allo studio misure finalizzate al controllo anche sui voli di transito indiretti dalla Cina.

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