Infermieri

“Per dare l’aumento agli infermieri il governo toglie i soldi ai malati”

Un titolo che contrappone chiaramente infermieri e cittadini è apparso oggi in prima pagina sul quotidiano La Verità.  La FNOPI: “La Federazione ha preso in carico il tutto e sta attivando le azioni opportune”

Un titolo che contrappone chiaramente infermieri e cittadini è apparso oggi in prima pagina sul quotidiano La Verità.  La FNOPI: “La Federazione ha preso in carico il tutto e sta attivando le azioni opportune”

“Una provocazione inaccettabile e fuori luogo”. È così che la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) ha commentato un titolo sbattuto oggi in prima pagina dal quotidiano “La Verità”, diretto da Maurizio Belpietro: Per dare l’aumento agli infermieri il governo toglie i soldi ai malati”.

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Un titolo che, tanto per cambiare, indipendentemente dal contenuto del pezzo, pesca all’interno del calderone della sanità il nome di una sola categoria (forse quella reputata più debole e/o più attaccabile, visti gli innumerevoli precedenti) e la prende di mira: quella degli infermieri.

Ma analizziamo lo scritto, firmato da Claudio Antonelli e riportato per intero a pagina 9. Le cornee ci si infiammano e prendono subito fuoco nel collidere con l’immagine scelta per il pezzo: due allegre signorine in divisa che spingono una barella; la stessa immagine scelta dal “TG2 Lavori in Corso” andato in onda il 23 febbraio (in cui si è parlato dei problemi della “Professione infermiere”, VEDI) e che, ancora una volta, fa riflettere sulla vera e incancrenita concezione che cittadini e media hanno degli infermieri. Ovvero quelli che trasportano lettighe, che eseguono gli ordini dei signori medici, che gli reggono i ferri e che magari contribuiscono in modo importante alla sanificazione degli ambienti (VEDI).

Altro che professionisti laureati e iscritti ad un Albo.

Dopo il l’immancabile nervosismo causato dall’immagine passiamo all’articolo, ovviamente fazioso (politicamente parlando, col chiaro obiettivo di punzecchiare il governo Gentiloni) e che descrive “l’aumento nel settore sanitario, chiuso l’altra sera e valido per circa 550000 tra infermieri, tecnici sanitari e operatori sociosanitari” come una mancia elettorale pre-elezioni.

Il che, dopo lo sciopero degli infermieri del 23 febbraio e la firma del nuovo CCNL solo ad opera di CGIL, CISL e UIL, non stupisce più di tanto.

È il goffo tentativo di contrapporre infermieri e cittadini

(già espresso chiaramente dal titolo) e di far insorgere questi ultimi contro gli aumenti di stipendio (tra l’altro ridicoli a 9 anni dall’ultimo contratto) agli operatori, che fa imbestialire. Già, perché per La Verità “per soddisfare le legittime richieste degli infermieri e degli altri operatori sarà necessario limare e ridurre le prestazioni per i pazienti in quanto i soldi saranno pescati dal fondo sanitario nazionale (rimasto invariato a 115 miliardi per il 2018).

Un escamotage che non dovrebbe essere consentito” continua Antonelli nel suo pezzo. “Non solo in campagna elettorale ma in qualunque momento della vita politica. Tanto che il trucco rischia di essere fatto a fette dalla Corte dei Conti alla quale in molti si affidano per bloccare il taglio occulto alla sanità”.

Quindi prima delle elezioni l’aumento. Dopo le elezioni il colpo di  mannaia (ad opera della Corte dei Conti) che lo toglierà, secondo il quotidiano diretto da Belpietro. E comunque nemmeno questo ci stupirebbe. Ci inalbera non poco, però, quel I pazienti tirerebbero un sospiro di sollievo (in caso di mannaia) che non fa altro che sottolineare la volontà di contrapposizione di cui sopra.

Il quotidiano “la verità” ha una tiratura di circa 62000 copie ed una diffusione di circa 21000. Perciò, al di là dei vari bisticci politici tipici della carta stampata italiana, dovrebbe fare molta attenzione ai suoi titoli. Sempre che l’obiettivo sia quello di informare, ovvio.

Per la FNOPI quel titolo “contiene implicitamente una infinità di inesattezze, oltretutto su una partita – quella del rinnovo contrattuale – che certamente non vede una soddisfazione unanime e trasversale. La Federazione ha preso in carico il tutto e sta attivando le azioni opportune. È gravissimo che si mettano in contrapposizione operatori sanitari e cittadini quando gli obiettivi di lavorare in sicurezza e dignità sono comuni agli interessi dei nostri cittadini e alla loro salute”.

E noi di Nurse Times, infermieri, sottoscriviamo ogni singola sillaba.

Alessio Biondino

Redazione Nurse Times

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