Portare a Roma, davanti ai palazzi del potere, non una o due organizzazioni sindacali, non gruppi sparuti appartenenti alla categoria infermieristica, ma un blocco unico di professionisti, accomunato da unità di intenti e da quella rabbia costruttiva che servono per ottenere i risultati sperati. Questo l’intento del sindacato Nursing Up, secondo il quale c’è una lotta ben più dura di quella appena combattuta contro la pandemia: il nemico da sconfiggere si chiama indifferenza e ora è arrivato il momento di serrare le file e scendere nelle strade e nelle piazze più compatti che mai.
La carica emotiva e la forza organizzativa di questo particolare momento nelle parole del presidente nazionale Antonio De Palma: «Annunciamo ufficialmente la data della nostra nuova battaglia, che non ha mai conosciuto pause. Il prossimo 15 ottobre saremo a Roma per esporre più uniti che mai le nostre richieste a un Governo sordo di fronte alle istanze che portiamo avanti da tempo. E da quella data in poi saranno numerose le iniziative di lotta, compreso lo sciopero nazionale, se non ci lasceranno altra scelta».
Prosegue De Palma: «Gli infermieri italiani, come gli altri professionisti con analoghe qualifiche sanitarie, rivendicano un agognato e meritato aumento in busta paga, denunciando quello che è uno degli stipendi più bassi d’Europa per la categoria. Chiediamo inoltre l’uscita definitiva dal comparto contrattuale nel quale ci troviamo, ovvero la creazione di un’area autonoma a cui destinare risorse economiche dedicate, finalmente distinte e separate dalla realtà del resto del comparto. Un’area contrattuale che sia parallela e complementare, sia economicamente che funzionalmente, a quella autonoma e già esistente dei medici»
.
E ancora: «Vogliamo estendere il nostro invito anche agli infermieri e alle ostetriche del sindacato Nursind, che ci dicono si stiano dando anche loro appuntamento a Roma per un raduno davanti a Montecitorio nella medesima data. Rivolgiamo loro il nostro ennesimo appello a manifestare assieme, con una grande e poderosa manifestazione nazionale. Facciamo sentire che i nostri professionisti hanno un’unica voce e che perseguono obiettivi comuni».
Conclude il presidente: «Come sindacato Nursing Up, già da svariate settimane, e da ultimo dopo il mandato ufficiale ricevuto dalla piazza di Milano del 4 luglio scorso, non facciamo altro che invocare l’unitarietà. Con noi hanno già annunciato che scenderanno in campo il Movimento Infermieri in Cambiamento, l’Aadi (Associazione avvocatura diritto infermieristico) e il sindacato Coina (Coordinamento infermieristico autonomo). Che sia l’autunno della svolta per tutti gli infermieri italiani e per gli altri professionisti con la medesima base giuridico contrattuale. Solo se ci compattiamo e lottiamo sotto l’egida di un’unica e sacrosanta guerra, potremo finalmente cambiare il nostro destino. E la data del 15 ottobre sarà solo l’inizio».
Redazione Nurse Times
L'IRCCS Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (INRCA) - Presidio di Casatenovo (Lecco)…
L'Irccs De Bellis di Castellana Grotte (Bari) ha indetto un avviso pubblico, per soli titoli,…
Sta funzionando pressoché nella totalità dei casi fin qui trattati, senza effetti collaterali significativi. E'…
La premier Giorgia Meloni, ospite di Mario Giordano su Rete4, ha ribadito l'impegno del governo…
È stato presentato a Roma il 21° Rapporto Ospedali&Salute “Reinventiamo il Servizio Sanitario. Come evitare la…
Azienda Socio-Sanitaria Territoriale Franciacorta di Chiari. Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura…
Leave a Comment