Due consiglieri regionali denunciano il mancato pagamento da maggio dei 5,16 euro al giorno per il servizio svolto nei reparti Covid.
«La Giunta regionale sbandiera riconoscimenti ai lavoratori della sanità pubblica per il “lavoro straordinario” nella gestione dell’emergenza Covid, salvo poi togliere agli infermieri l’indennità di rischio di 5,16 euro al giorno». Così Gabriele Delmonte e Maura Catellani, consiglieri leghisti della Regione Emilia Romagna. A loro dire, parte del personale sanitario addetto ai tamponi non percepirebbe l’indennità di rischio
da maggio.A partire dal 29 aprile, infatti, la Regione Emilia Romagna elargisce un’indennità di malattie infettive, pari a 5,16 euro giornalieri, per ogni giorno di servizio svolto nei reparti Covid. Tuttavia, secondo i due consiglieri, la misura non coinvolgerebbe la totalità del personale realmente a rischio: «L’indennità è prevista per il personale infermieristico, anche se non operante in servizi specificatamente definiti di “malattie infettive”. Invitiamo il governatore Stefano Bonaccini a farci sapere al più presto se ritenga equo il trattamento riservato a determinati operatori che sono a rischio».
Redazione Nurse Times
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