Educazione Sanitaria

Febbre gialla, minaccia per i viaggiatori. Tutte le precauzioni da prendere

A febbraio, mese del carnevale, il Brasile accoglie circa 500mila turisti provenienti da tutto il mondo.

A febbraio, mese del carnevale, il Brasile accoglie circa 500mila turisti provenienti da tutto il mondo.

Siete quindi pronti a farvi coinvolgere in balli scatenati su ritmi incalzanti, costumi pittoreschi e carri che tolgono il fiato? Siete pronti a festeggiare in pieno questo Carnevale Brasiliano?

Attenti alle zanzare però, che insieme a quel fastidioso prurito potrebbero riservarvi qualche problema in più.
Parliamo di febbre gialla, una malattia virale acuta causata un virus a singolo filamento positivo di RNA, appartenente alla famiglia Flaviviridae, trasmesso dai Culicidae cioè zanzare infette.

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La specie più a coinvolta è la “Aedes aegypti”, che in Brasile è maggiormente attiva nel periodo Dicembre – Luglio.

Il Ministero della salute del Brasile pochi giorni fa ha notificato all’Organizzazione Panamericana della Salute la presenza di casi di febbre gialla, inclusi decessi confermati.

Oltre che l’elevata mortalità tra le scimmie in numerosi dei distretti colpiti, considerati eventi sentinella, da utilizzare per definire le aree prioritarie in cui applicare le misure di prevenzione e controllo della malattia, questo perché diverse specie di zanzare infettano oltre che gli umani, anche altri primati.

Alla data del 23 gennaio 2017 la situazione epidemiologica, pubblicata sul sito del Ministro della Salute, è la seguente:

  • Stato di Minas Gerais: 391 casi di cui 83 con esito fatale, in 39 municipalità
  • Stato di Espírito Santo: 19 casi di cui 1 con esito fatale in 12 municipalità
  • Stato di São Paulo: 3 casi, tutti con esito fatale, in 3 municipalità
  • Stato di Bahia: 6 casi sospetti in 3 municipalità.

Non c’è da scherzare, la febbre gialla nel corso dei tempi ha comportato diverse epidemie storiche, a partire dal 1793, in Pennsylvania, dove sterminò circa un decimo della popolazione, così come all’inizio del XIX secolo un intera armata francese inviata ad Haiti per sedare la rivoluzione fu decimata dall’epidemia. Neanche l’Italia fu risparmiata, ricordiamo infatti la grave epidemia di febbre gialla che colpì Livorno nel 1804.

Ma il Brasile è da sempre stata la vittima prediletta della febbre gialla, nel 1849 ci fu un’epidemia che, partendo da Bahia, raggiunse per mare Rio de Janeiro, portatavi dai marinai ammalati.

Il periodo di incubazione va da tre a sei giorni Il 40-60% dei casi di infezione non mostrano segni clinici, il 20-30% si manifestano in forma lieve o moderata, il 10-20% in forma grave, il 5-10% con esito infausto.

I sintomi sono febbre, cefalea, brividi, astenia, inappetenza, dolori muscolari, nausea e vomito.
La malattia è caratterizzata da un periodo di invasione (fase viremica) e uno di localizzazione d’organo (fase tossica). I segni iniziali corrispondono alla fase viremica, con alta carica virale nel plasma; pertanto il paziente costituisce fonte di infezione per le zanzare.

Nel 15% dei casi, tuttavia, le persone entrano in una seconda fase tossica della malattia, questa volta accompagnata da ittero causata da danni al fegato, così come il dolore addominale ricorrente. La fase tossica si manifesta con la ricomparsa della febbre e dei segni clinici di insufficienza d’organo: ittero ingravescente, proteinuria, oliguria, acidosi, diatesi emorragica. Il quadro può evolvere in coagulopatia da insufficienza epatica, con segni di deficit neurologico (delirio, convulsioni, coma) e shock.

In vista dei festeggiamenti per il Carnevale il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione ai viaggiatori che intendono recarsi a:

  • Acre, Amapá, Amazonas, Distrito Federal (incluso la capitale Brasília), Goiás, Maranhão, Mato, Grosso, Mato Grosso do Sul, Minas Gerais, Pará, Rondônia, Roraima e Tocantins, e in aree specifiche dei seguenti stati: Bahia, Paraná, Piauí, Rio Grande do Sul, Santa Catarina e São Paulo
  • cascate di Iguazu e nelle aree rurali dello stato di Espírito Santo.

Dalla guida interattiva dedicata alle vaccinazioni e profilassi nel mondo, pubblica sul sito Ministero della Salute si legge che:
“…il vaccino può essere somministrato alle persone di età superiore a 9 mesi e conferisce una protezione valida per tutta la vita”. 

Si raccomanda di consultare un medico se si è affetti da malattie auto-immuni, in caso di immunodeficienze o di altre condizioni debilitanti, fra cui un’età molto avanzata.
Si raccomanda infine di applicare le misure di protezione personale per evitare le punture di zanzara:

  • usare repellenti cutanei rispettando le indicazioni riportate sulle confezioni,
  • indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo,
  • soggiornare in stanze con zanzariere o schermi alle porte e alle finestre, oppure in stanze con aria condizionata, oppure dormire in letti provvisti di zanzariera.

Federica Olivazzi

Sitografia

www.salute.gov.it

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Redazione Nurse Times

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