Per le università sia pubbliche che private è tempo di riaprire le porte degli atenei, ma la ripartenza si baserà sulla didattica mista.
Il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi ha suggerito che lo svolgimento delle lezioni, che riprenderà a pieno regime a ottobre, venga svolto sia in presenza che a distanza lasciando – ove fosse possibile – scegliere agli studenti il metodo di frequenza. I rettori hanno accolto l’invito e allo stesso tempo vogliono sponsorizzare l’app Immuni, per il contenimento dell’epidemia.
Il rientro in università è assai meno complicato del rientro a scuola. La mascherina rimane obbligatoria e l’ingresso in aula sarà destinato a un numeor più ridotto di studenti.
Ritornano, invece, gli esami in presenza, tranne che in alcune università come quella di Macerata e all’Insubria. In generale ogni università avrà una certa libertà di movimento e deciderà in autonomia come affrontare la fase 3 dell’emergenza sanitaria.
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