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Gli infermieri di ANIPIO e ECDC, insieme per il contrasto all’antibioticoresistenza

Nella giornata conclusiva della Giornata Europea degli Antibiotici, il Presidente di ANIPIO, la Dott.ssa Maria Mongardi, ha sentito la necessità di rivolgere un messaggio agli infermieri italiani.

Nei nostri setting di cura, le infermiere e gli infermieri si confrontano quotidianamente con casi clinici per i quali non esiste un antibiotico in grado di sconfiggere l’infezione

E in assenza di antibiotici efficaci rischiamo di ritrovarci catapultati all’era pre-antibiotica. Una minaccia temibile per la salute pubblica. ANIPIO (Società Scientifica degli Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo)  è consapevole del ruolo chiave giocato dai professionisti della salute nel sensibilizzare cittadini e colleghi nella lotta all’antibiotico-resistenza e all’uso prudente di questi farmaci.

Per sostenere il lavoro delle infermiere e degli infermieri italiani, la nostra Società scientifica ha scelto di celebrare la Giornata Europea degli Antibiotici traducendo in italiano alcuni materiali realizzati per l’occasione dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Tutte le affermazioni presenti in questi documenti sono supportate da evidenze scientifiche. ANIPIO, come suggerito da ECDC, ha apportato leggere modifiche per rendere alcuni messaggi più coerenti con la realtà italiana.

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Ed è per questo che nella giornata conclusiva della Giornata Europea degli Antibiotici, il Presidente di ANIPIO, la Dott.ssa Maria Mongardi, ha sentito la necessità di rivolgere un messaggio agli infermieri italiani.

Lettera aperta del Presidente degli infermieri Specialisti del Rischio Infettivo agli infermieri italiani

Cara Infermiera, Caro Infermiere,

nel quadro dell’ampio sforzo messo in campo a livello europeo per mantenere l’efficacia degli antibiotici, ti stiamo contattando per sollecitare il tuo sostegno nella lotta all’allarmante crescita della resistenza agli antibiotici. Tale resistenza rappresenta una minaccia alla salute e alla sicurezza dei pazienti in tutti i contesti sanitari in Europa.

La comparsa di batteri resistenti a più antibiotici (batteri multiresistenti) appare particolarmente preoccupante. Le infezioni da batteri multiresistenti possono rivelarsi gravi, fatali e costose, possono ritardare l’accesso a una terapia antibiotica efficace, determinando il fallimento del trattamento, un prolungamento dello stato di malattia e del soggiorno in ospedale, l’aumento della morbilità e della mortalità, nonché un incremento dei costi ospedalieri, sia diretti, sia indiretti.

Sapevi che circa la metà degli antibiotici usati negli ospedali è inutile o inappropriata?

In quanto infermiera/e, hai la responsabilità di sostenere l’uso prudente degli antibiotici nel tuo ospedale 
e di garantire che questi farmaci si mantengano efficaci. 
Esistono azioni concrete che puoi intraprendere per contrastare la resistenza agli antibiotici:

  • migliorare le procedure di somministrazione di antibiotici in collaborazione con medici e farmacisti;
  • osservare le misure di prevenzione e controllo delle infezioni stabilite nella tua struttura;
  • assicurarti che ipazienti (e le loro famiglie) comprendano le motivazioni della terapia antibiotica 
e le azioni chiave relative all’uso degli antibiotici, tra queste:
  1. assumere gli antibiotici esattamente come prescritto;
  2. non conservare mai gli antibiotici per un uso successivo;
  3. non utilizzare mai gli antibiotici rimasti da trattamenti precedenti; e
  4. non condividere mai gli antibiotici rimasti con altre persone.
  • eseguire il prelievo per i campioni degli esami colturali in modo adeguato e inviarli al laboratorio 
di microbiologia, prima di iniziare la terapia antibiotica;
  • accertarti che i risultati di laboratorio siano tempestivamente comunicati al medico curante;
  • suggerire ai medici prescrittori di documentare la loro rivalutazione della terapia per tutti i pazienti sotto antibiotici dopo 48-72 ore;
  • informare il medico prescrittore o il farmacista se ti accorgi che un paziente ha una prescrizione antibiotica 
superiore a sette giorni senza una durata specifica;
  • se noti membri del personale dell’ospedale o della struttura sanitaria che vìolano le linee guida 
o i protocolli, chiedi spiegazioni e fornisci loro strumenti affinché comprendano dove stanno sbagliando;
  • partecipare regolarmente a corsi di formazione e riunioni in merito all’uso prudente degli antibiotici, 
alla raccolta di campioni, alla prevenzione e al controllo delle infezioni.”

Maria Mongardi

La nostra salute dipende dall’uso che sapremo fare degli antibiotici e noi infermieri giochiamo un ruolo fondamentale nel far si che le poche opzioni terapeutiche rimaste, si mantengano efficaci.

 

Rosaria Palermo

 

Fonte

www.rischioinfettivo.it

 

 

Rosaria Palermo

Infermiera dal 1994. Attualmente, infermiera specialista del rischio infettivo presso l'ARNAS Garibaldi di Catania. Ho una laurea magistrale e due Master, uno in Coordinamento e l'altro in Management del rischio infettivo. Faccio parte del Direttivo di ANIPIO (Società Scientifica degli Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo) dal 2016. Penso che lo scatto nella nostra professione debba essere culturale, prima di ogni cosa. Nelson Mandela diceva che la conoscenza è l'arma più potente di cui gli esseri umani dispongano, ed è ciò che permetterà alla nostra professione di ritagliarsi gli spazi che le competono.

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Rosaria Palermo

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