Helena, infermiera “Il mio paziente pensa anche a te”

Sono consapevole del fatto che non si capisca molto di ciò che c’è scritto ma, se mi permettete, ve lo traduco.

Questa la toccante testimonianza di Helena un’infermiera. Un foglio per comunicare con lui e… tanto amore…

Sono consapevole del fatto che non si capisca molto di ciò che c’è scritto ma, se mi permettete, ve lo traduco.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


L’ha scritto un mio paziente, sulla sua cartella; la firma di chi lo ha accettato è la mia; lo conosco dalla notte che ha messo piede in reparto. Notte in cui il pronto soccorso era intasato, in cui i reparti si sono convertiti e hanno fatto posto a questi pazienti.

Signore anziano, le cui condizioni piano piano sono peggiorate. Dal momento in cui è stato ricoverato la sua preoccupazione più grande era “fuori stanno tutti bene?”.

Domanda che non era rivolta solo ai parenti che aveva lasciato a casa, ma anche a tutti i pazienti che aveva incontrato durante il ricovero e a tutte le persone al di fuori dall’ospedale.

Domanda che continuava a fare a tutti coloro che incontrava, giusto per essere sicuro che fosse davvero tutto ok e che fuori il mondo fosse ancora a colori.

Domanda che ha iniziato a fare ancora più incessantemente quando gli è stato messo il casco per poter respirare, come per sapere se lui fosse l’unico a star così male e se da quel momento potesse riuscire a riprendersi.

Da lì far domande è diventato più difficile.

Il respiro affannoso e il rumore incessante dell’ossigeno non permettono grandi conversazioni. Telefonare ai propri cari è diventato più complicato, quindi noi infermieri abbiamo iniziato a mandare i messaggi alla sua famiglia giusto per non farli preoccupare.

Anche durante il turno di oggi il mio paziente continuava a farmi domande, ma trovavo difficile capirlo. Quindi armata di carta e penna abbiamo intrapreso la nostra conversazione.

La domanda del mio paziente era sempre la stessa: “andrà tutto bene per me, per te e tutti noi?”.

Cosa si risponde in questi casi?

Quando una persona deve la sua sopravvivenza ad una macchina, ma riesce comunque a preoccuparsi di te. Di te che sei lì notte e giorno, che quando gli sistemi i cuscini urla “sei un tesoro!”, che non appena senti un rumore strano scatti subito, che quando suona un allarme cerchi di sistemare tutto, che anche se i piedi fanno male e la testa scoppia sei sempre lì.

Ecco, il mio paziente pensa anche a te”.

Giuseppe Papagni

Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

Leave a Comment
Share
Published by
Giuseppe Papagni

Recent Posts

Colesterolo, i batteri del genere Oscillibacter possono ridurlo

Uno studio coordinato da Chenhao Li, del Broad Institute del MIT di Boston e pubblicato…

19/04/2024

Mortalità ospedaliera correlata all’intenzione di lasciare il lavoro e al carico di lavoro degli infermieri: lo studio

Un nuovo studio, condotto dal gruppo infermieristico del Dipartimento di Scienze della salute dell’Università di…

19/04/2024

Rinnovo contratto 2022-2024. “Nursing Up al Governo: stanziare almeno 452 milioni, per il raddoppio dell’indennità specifica infermieristica”

Salute, rinnovo contratto Sanità 2022-2024. «Nursing Up al Governo: stanziare almeno 452 milioni, per il…

19/04/2024

Ago da insulina nel polmone: a Perugia 7 medici a processo per la morte di un paziente

Doveva sottoporsi a un intervento al naso. Un intervento apparentemente banale, ma durante la procedura…

19/04/2024

Monza, al via un corso di autodifesa per 120 infermieri

Un corso di difesa personale per infermieri. Lo promuove la questura di Monza e della Brianza, che in precedenza…

19/04/2024

Nola (Napoli), devasta il Pronto soccorso con una spranga di ferro: feriti un infermiere e due guardie giurate

Notte di caos e paura all'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola (Napoli), dove il parente…

19/04/2024