Incendio alla Mangiagalli: infermieri e medici evacuano la Terapia Intensiva Neonatale in 6 minuti

Con oltre 23 culle dell'area più intensiva ce ne sono 33 in area intermedia, la terapia intensiva neonatale della Mangiagalli è la prima in Italia e tra le prime quattro in Europa, per numero di posti e per qualità delle cure

Allarme antincendio nella notte, 23 incubatrici spostate in sei minuti

L’allarme è scattato stamane alle 4.57. Medici e infermieri hanno impiegato circa sei minuti per spostare i 23 neonati ricoverati nell’area più intensiva della Tin, con le loro culle, all’area intermedia, che dispone dei macchinali necessari a dare ai bambini tutta l’assistenza di cui hanno bisogno.

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Al solito, c’era il tutto esaurito nelle 23 culle dell’ala più intensiva. Solo dopo essersi accertati che personale e bambini stessero bene nel reparto del Policlinico si sono posti il problema di cosa fosse successo. Probabilmente un corto circuito elettrico, che prima ha provocato un’interruzione della corrente immediatamente compensata dall’attivazione del gruppo di continuità, e poi del fumo che ha fatto scattare l’antincendio.

Con oltre 23 culle dell’area più intensiva ce ne sono 33 in area intermedia (aggiungendo la patologia neonatale si arriva a 72), la terapia intensiva neonatale della Mangiagalli è la prima in Italia e tra le prime quattro in Europa, per numero di posti e per qualità delle cure.

Tutte le incubatrici hanno un sistema informatizzato che gestisce la cartella medica e infermieristica e registra i monitoraggi per azzerare gli errori umani. La Tin eroga più di 150 mila terapie l’anno e dispone di un braccio robotico unico in Italia che calcola dose, diluizione e somministrazioni del farmaco stabilite dal medico per ciascun paziente. Struttura dotata di protocolli di sicurezza rigorosi: tre volte l’anno il personale si sottopone a un’esercitazione di evacuazione della Tin, l’ultima risale a pochi mesi fa.

“Sia i pazienti che gli operatori stanno bene e non hanno avuto conseguenze, la situazione sta già tornando alla normalità”, chiariva Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico, l’Irccs pubblico di cui la Mangiagalli fa parte, poche ore dopo l’incidente.

Belleri ringrazia “il personale e coloro che sono intervenuti, hanno gestito in maniera esemplare l’inconveniente e ci hanno permesso di ripristinare in tempi rapidi l’attività clinica. La situazione sta già tornando alla normalità”.

“Ogni cosa ha funzionato in modo perfetto, pur nella difficoltà di evacuare un reparto così complesso – conferma Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Tin -. Eravamo preparati, i 23 neonati sono stati evacuati in pochissimi minuti nell’area di terapia intermedia, dove abbiamo tutte le attrezzature di cui hanno bisogno”.

II Policlinico ha allertato i Vigili del fuoco che anche oggi proseguiranno le verifiche prima di dare il via libera alla riapertura della Tin. Intanto i tecnici del Servizio Prevenzione e protezione aziendale stanno controllando i macchinari per accertarsi che la polvere antincendio non li abbia danneggiati.

Grazie alla prontezza di tutto il personale tutto è andato per il meglio e nessun piccolo paziente è stato mai messo in pericolo. Un ringraziamento a tutto il personale della TIN della Mangiagalli anche dalla nostra redazione.

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