Infermieri

Infermieri americani ancora primi per onestà ed etica

Accade per il sedicesimo anno consecutivo. Lo rivela un sondaggio della società demoscopica Gallup.

Dal 1999, anno in cui la società demoscopica Gallup ha cominciato ad effettuare il sondaggio, gli infermieri hanno superato tutte le altre professioni ogni anno, eccetto che nel 2001, anno in cui, furono i pompieri dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre a primeggiare.

Più di otto americani su 10 (82%) descrivono l’etica degli infermieri come “molto alta” o “alta”. Al contrario, circa 6 americani su 10 considerano l’etica dei membri del Congresso (60%) e dei lobbisti (58%) come “molto bassa” o “bassa” quando si tratta di onestà e standard etici.

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Oltre agli infermieri l’elenco delle professioni comprende militari, insegnanti delle scuole elementari, medici, agenti di polizia, farmacisti e altri ancora. Il punteggio di onestà dei farmacisti, ad esempio, sebbene ancora elevato su base assoluta, è sceso di cinque punti rispetto allo scorso anno e si trova al suo indice di gradimento più basso dal 1994, forse riflettendo l’attuale crisi degli oppiacei a livello nazionale.

Gallup ha suddiviso, inoltre, le preferenze anche in base all’orientamento politico degli intervistati e ciò che è emerso è che i repubblicani hanno giudicato positivamente agenti di polizia, militari, clero e farmacisti e giudici. I repubblicani, da sempre sono molto più conservatori dei democratici e questo contribuisce a spiegare il giudizio etico dato a queste professioni. Tuttavia, repubblicani e democratici sembrano concordare nella valutazione dei loro rappresentanti, difatti sei repubblicani su dieci, indipendenti e democratici valutano allo stesso modo l’onestà dei membri del Congresso rispetto a tutte le altre professioni testate.

Questa è la situazione della professione infermieristica negli Stati Uniti. In Italia, ma in generale in Europa, la nostra professione fatica ad affermarsi per quelle che sono le sue specifiche peculiarità. I giornalisti americani non confonderebbero mai un Registered Nurse (l’equivalente dell’infermiere in Italia) con un Assistant Nurse (O.S.S.) o un Paramedic (operatore, medico o infermiere, del 118 americano), come succede nel nostro Paese, dove il fatto di indossare una divisa rende tutti uguali agli occhi della gente, a prescindere dalla formazione o dalle competenze acquisite.

Abbiamo ancora tanta strada da fare come professionisti, l’augurio è che anche il neonato Ordine degli infermieri faccia da sprone per la crescita professionale e che anche in Italia la nostra professione possa fare un salto di qualità nella considerazione della gente.

Rosaria Palermo

https://news.gallup.com/poll/224639/nurses-keep-healthy-lead-honest-ethical-profession.aspx?g_source=CATEGORY_SOCIAL_POLICY_ISSUES&g_medium=topic&g_campaign=tiles

Rosaria Palermo

Infermiera dal 1994. Attualmente, infermiera specialista del rischio infettivo presso l'ARNAS Garibaldi di Catania. Ho una laurea magistrale e due Master, uno in Coordinamento e l'altro in Management del rischio infettivo. Faccio parte del Direttivo di ANIPIO (Società Scientifica degli Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo) dal 2016. Penso che lo scatto nella nostra professione debba essere culturale, prima di ogni cosa. Nelson Mandela diceva che la conoscenza è l'arma più potente di cui gli esseri umani dispongano, ed è ciò che permetterà alla nostra professione di ritagliarsi gli spazi che le competono.

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Rosaria Palermo

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