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Ipasvi Firenze alla Leopolda della Sanità “Qual è il futuro della Salute?”

In attesa degli Stati Generali del settore, alla Stazione Leopolda di Firenze a settembre, il Collegio degli infermieri presenta il quadro dell’arte e le richieste di ammodernamento del sistema sanitario

FIRENZE, 30 luglio 2016 – Ipasvi Firenze, il Collegio dei infermieri, fa il punto sul settore socio-sanitario in attesa della prossima partecipazione alla “Leopolda della Sanità”. Gli Stati Generali in materia di Salute sono attesi a settembre nel capoluogo toscano e rappresenteranno un’occasione importante per riunire tutti gli operatori del settore in un’unica discussione sul futuro del settore.

L’invecchiamento della popolazione e i tagli statali alla spesa sanitaria
I dati disegnano una società nella quale cresce l’invecchiamento della popolazione e incide sempre più la crisi economica (il 10% degli italiani rinuncia alla cura). A questo si aggiunge il continuo intervento di razionalizzazione della spesa sanitaria da parte dello Stato, con la conseguente riduzione di diritti e garanzie.
L’Italia rimane comunque ancora tra i primi paesi Ocse per livelli di spesa nel servizio sanitario e negli indicatori di salute e speranza di vita: la longevità raggiunge gli 82,7 anni (seconda solo dalla Svizzera) e il 20,8% di popolazione è over 65 anni. Un dato negativo riguarda invece la spesa sanitaria pro-capite, inferiore sia ai paesi che adottano sistemi più vicini al mercato, sia a quelli dove prevale il modello pubblico. Dal 1995 al 2012 l’Italia è passata dal 13° al 17° posto per spesa sanitaria pro-capite, superata da Spagna, Irlanda e UK. I cittadini compartecipano alla spesa sanitaria per un terzo, con una crescita continua, del 26% dal 2008 al 2014. La contrazione del finanziamento 2016 è passata dai 115,444 milioni, previsti nel Patto per la salute 2014-2016, ai 111mila milioni previsti nella legge di stabilità 2016. La razionalizzazione comporta riduzione di acquisti di beni, servizi e prestazioni, blocco delle assunzioni, aumento dei ticket, spostamento dal regime di ricovero ordinario a quello in Day Hospital e ambulatoriale.

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La presenza degli infermieri
Per quanto riguarda la categoria degli infermieri, l’Italia si colloca in Europa in posizione intermedia, con 6,1 professionisti per ogni mille abitanti. Ma il nostro Paese è anche in controtendenza rispetto al dato che riconosce dal 2006 l’aumento della densità degli infermieri in tutti i paesi Ocse, per una media del +4,5.
Secondo studi epidemiologici, la carenza degli infermieri si attesta da 18mila a 90mila unità.

Nuovi modelli organizzativi
La preoccupazione degli operatori sanitari, tra cui il collegio degli infermieri di Firenze, riguarda il fatto che la razionalizzazione della spesa non è stata accompagnata da un adeguato rinnovamento organizzativo e da nuove assunzioni. Secondo i professionisti del settore occorre che il cambiamento coniughi risanamento dei conti pubblici con diritto alla salute dei cittadini.
Tra i modelli di riferimento Ipasvi sottolinea il superamento di quello attuale, che focalizza solo la specifica patologia del paziente, a favore di quello che si apre all’indagine di tutti i problemi di salute, spesso tra loro interdipendenti.
Sul fronte dell’organizzazione socio-sanitaria e assistenziale si chiede un approccio basato su una maggiore valorizzazione della rete territoriale e degli assetti di gestione multi-dimensionale e multi-professionale, dove emerga collaborazione e complementarietà, superando l’idea del modello ‘ospedale-centrico’.
In tale riassetto del sistema gioca anche l’interazione delle varie professionalità. Per fare questo occorre agire sulla formazione degli operatori e sulle condizioni di lavoro, partendo da un rinnovamento del contratto nazionale, regionale e aziendale.

Ufficio stampa Ipasvi Firenze

Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

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Giuseppe Papagni

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