Il consiglio direttivo del collegio Ipasvi di La Spezia, insieme a tutti gli infermieri della provincia spezzina chiedono a gran voce ai politici e dirigenti locali di prevedere l’istituzione di un Hospice a La Spezia, per restituire dignità a tutta la comunità. Gli infermieri guidati dal presidente provinciale Ipasvi Francesco Falli da tempo manifestano con fermezza la necessità di attivare un hospice per i pazienti terminali, attraverso campagne di sensibilizzazione verso i cittadini coinvolgendoli nella delicata questione, e nonostante le tabelle ministeriali prevedano l’attivazione di almeno 25 posti letto dedicati, vengono attivati solo pochi posti (in modalità provvisoria) a Sarzana.
NurseTimes seguirà gli sviluppi di questa vicenda, facendo proprie le necessità e i bisogni manifestati dai cittadini spezzini, e prontamente raccolte dagli infermieri e dal collegio Ipasvi provinciale di La Spezia attraverso le parole del suo Presidente che vi proponiamo:
“Quando sono stato assunto dall’allora USL 19 ‘Spezzino’ un neonato poteva essere consegnato alla vita , nel nostro territorio provinciale, in almeno 4 strutture pubbliche: il Sant’Andrea alla Spezia, il San Bartolomeo a Sarzana, il Felettino alla Spezia, e il San Nicolò a Levanto.
Ma mancavano ancora parecchi annetti all’alba del XXI secolo, ed ogni singolo ospedale era in pratica il padrone del suo destino.
Quando a fine anno le casse piangevano potenti deficit, per ripianare il debito era richiesta una semplice istanza verso autorità regionali e/o nazionali, mai disattese.
Poi, a un certo punto, la pacchia è finita.
Nonostante ciò, per tanti amministratori della cosa pubblica, e per tanti altri responsabili delle strutture (ad esempio, per direttori di vario livello) questi limiti sono dettagli trascurabili, e la riorganizzazione è certamente doverosa, giusta, necessaria ma…non nel mio settore, ci mancherebbe altro! ( Trasposizione sanitaria della ben nota sindrome del facciamo la discarica, ma mica a casa mia: ‘’not in my background’’)
Anni, decenni di questa politica hanno portato a situazioni note, notissime a tutti coloro che conoscono o utilizzano la sanità locale.
E veniamo al caso hospice. Il Collegio Infermieri la Spezia da anni definisce ‘’un giorno senza dignità’’ ogni giorno in cui non abbiamo avuto un hospice: cioè, da sempre.
Quindi, averne uno ora a Sarzana è per noi importante: lo è per i cittadini e lo è per la nostra categoria perchè aumenta le opportunità di impiego professionale.
Grazie a tutti quelli che inseguono ancora i loro progetti, sogni, obiettivi, comunque: noi andremo avanti”.
Giuseppe Papagni
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