L’Istituto superiore della Sanità elabora un documento rivolto alle RSA con le indicazioni sugli ambiti di prevenzione e preparazione della struttura alla gestione di eventuali casi sospetti/probabili/confermati di COVID-19.
L’Istituto superiore della Sanità elabora un documento rivolto alle RSA con le indicazioni sugli ambiti di prevenzione e preparazione della struttura alla gestione di eventuali casi sospetti/probabili/confermati di COVID-19 (in allegato)
Le misure generali prevedono un rafforzamento dei programmi e dei principi fondamentali di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) inclusa una adeguata formazione degli operatori. Il rafforzamento deve prevedere una robusta preparazione della struttura per prevenire l’ingresso di casi di COVID-19, e per gestire eventuali sospetti/probabili/confermati che si dovessero verificare tra i residenti.
Questo documento riguarda la necessità di un’adeguata sorveglianza attiva tra i residenti e gli operatori per l’identificazione precoce di casi. Le strutture devono essere in grado di effettuare un isolamento temporaneo dei casi sospetti e, in caso di impossibilità di un efficace isolamento per la gestione clinica del caso confermato, effettuare il trasferimento in ambiente ospedaliero o in altra struttura adeguata all’isolamento per ulteriore valutazione clinica e le cure necessarie, come ad esempio in una struttura dedicata a pazienti COVID-19.
Gli anziani e le persone affette da gravi patologie neurologiche, croniche e da disabilità sono una popolazione particolarmente fragile nello scenario epidemiologico attuale. L’età media dei pazienti deceduti e positivi a COVID-2019 è 81 anni, circa 20 anni superiore a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione.
Circa il 60% dei malati di COVID-19 ha un’età superiore a 60 anni. Inoltre, il 95% dei decessi avviene in persone con più di 60 anni e con patologie di base multiple. Pertanto, nell’ambito delle strategie di prevenzione e controllo dell’epidemia da virus SARS CoV-2 è necessaria la massima attenzione nei confronti di tali gruppi di popolazione.
Tuttavia, nelle strutture residenziali sociosanitarie sono ospitati anche soggetti con patologie croniche, affetti da disabilità di varia natura o con altre problematiche di salute; anche queste persone sono da considerarsi fragili e potenzialmente a maggior rischio di evoluzione grave se colpite da COVID-19.
Considerando l’elevato fabbisogno assistenziale dell’anziano fragile, il presente rapporto vuole fornire delle indicazioni che permettano alle strutture residenziali sociosanitarie di fornire il servizio di assistenza riducendo il rischio di infezione da COVID-19 negli ospiti e negli operatori. Proprio in considerazione della loro fragilità e fatte salve le necessarie e doverose precauzioni che qui si indicheranno, le persone anziane, sia positive che negative all’infezione da COVID-19, vanno assistite sempre e al meglio possibile.
Il Gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni è composto da:
con la collaborazione di:
Redazione Nurse Times
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