L’asma non è un fattore aggravante per i casi Covid-19

Inizialmente si temeva che l’attuale epidemia di coronavirus potesse essere accompagnata da un aumento del rischio di infezione da SARS-CoV-2 negli asmatici associati a gravi malattie polmonari e/o esacerbazioni asmatiche.

Ma, secondo recenti studi, l’asma non è un fattore aggravante per i casi Covid-19. Già nelle prime ricerche i pazienti asmatici non sembrano maggiori degli altri, soprattutto considerando la prevalenza dell’asma stimata tra il 7 e il 10% a seconda del Paese.

L’obiettivo dei ricercatori dell’Ospedale di Bicêtre; AP-HP / Facoltà di Medicina dell’Università Paris-Saclay è stato quello di descrivere le caratteristiche cliniche e il destino dei pazienti asmatici ricoverati per pneumopatia Covid-19; nella primavera del 2020 all’Ospedale di Bicêtre.

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In un gruppo di 768 pazienti ricoverati dal 15 marzo al 15 aprile 2020, 37 (4,8%) erano asmatici, una percentuale sostanzialmente simile alla popolazione generale della stessa età in Francia.

Questi pazienti erano più giovani dei pazienti non asmatici ricoverati per la pneumopatia Covid-19 e più spesso di sesso femminile.

Nessuno di questi pazienti ha presentato un grave attacco d’asma che giustifichi un trattamento specifico al momento del ricovero in ospedale

, confermando che questa infezione respiratoria non è aggravata dall’asma rispetto ad altre infezioni virali respiratorie. Inoltre, non ci sono prove che suggeriscano un aumento della morbilità o della mortalità in questi pazienti.

Il trattamento dell’asma non è stato generalmente alterato durante il ricovero ospedaliero; osservando che il proseguimento del trattamento non sembra essere deleterio nei pazienti con asma infettati da CoV-2-SARS.

Sono in corso ulteriori studi per verificare l’ipotesi che il trattamento dell’asma possa essere benefico durante Covid-19.

Questo studio dimostra che gli asmatici non sono sovrarappresentati in un gruppo di pazienti ospedalizzati per una grave malattia polmonare correlata alla CoV-2-SARS; che la mortalità nei pazienti asmatici infetti non è aumentata rispetto alla popolazione generale e che il trattamento dell’asma dovrebbe essere mantenuto in questi pazienti.

Fonte: insalutenews.it

Cristiana Toscano

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