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Le interazioni tra farmaci

Che cosa si intende per interazioni tra farmaci? 

Che cosa si intende per interazioni tra farmaci? Un’interazione tra farmaci si verifica quando la risposta farmacologica o clinica alla somministrazione contemporanea di due o più farmaci è diversa da quella attesa sulla base degli effetti noti dei due o più farmaci somministrati singolarmente, o più semplicemente quando gli effetti di un farmaco vengono modificati dalla presenza di un altro farmaco. Le interazioni farmaco-farmaco si possono presentare ogni qual volta un paziente prenda due o più farmaci. I farmaci possono interagire attraverso quattro meccanismi :

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  1. INTERAZIONE DIRETTA CHIMICA O FISICA
  2. INTERAZIONE FARMACOCINETICA
  3. INTERAZIONE FARMACODINAMICA
  4. TOSSICITA’ COMBINATA

INTERAZIONE CHIMICO-FISICA  

Si verifica quando un farmaco viene mescolato ad un altro farmaco o ad una soluzione in una siringa, in un deflussore o in una flebo e ha come conseguenza un effetto pericoloso. Questa interazione crea un precipitato. Questo comprende torbidezza, cristalli, bolle di gas o un precipitato non visibile.

Ad esempio: furosemide e ondasetron non sono compatibili e creano torbidezza nella siringa, nel deflussore o nella flebo;  furosemide e dobutamina anch’essi sono incompatibili

INTERAZIONE CHIMICO-FISICA

Si verifica quando un farmaco viene mescolato ad un altro farmaco o ad una soluzione in una siringa, un deflussore o in una flebo e ha come conseguenza una alterazione della potenza del farmaco.

La forma più comune di incompatibilità chimica è la reazione tra farmaci o soluzioni alcaline e acide.

Può avvenire all’esterno, quindi durante la preparazione e prima dell’assorbimento, oppure all’ interno dell’organismo dopo che il farmaco è stato assunto

Le possibili complicanze:

  • Occlusione catetere
  • Embolia (precipitati)
  • Composti tossici
  • Inefficacia terapeutica

Nella diluizione dei farmaci è necessario porre attenzione alle indicazioni dateci dalle aziende farmaceutiche attenendoci alle istruzioni

Esempio: AMIODARONE fiale deve essere diluito solo in soluzione glucosata al 5% (isotonica) e non in fisiologica così come anche il NITROPRUSSIATO

Quando si infondono sacche di emocomponenti dobbiamo necessariamente separarli da infusione di farmaci, soluzione glucosata (potrebbe provocare emolisi) , soluzione di Ringer Lattato (Contiene ca++ che può provocare formazioni di coaguli nel set di infusione o nella sacca)

Le interazioni farmacologiche possono influenzare tutti e quattro i processi farmacocinetici di base.

  1. L’ASSORBIMENTO
  2. LA DISTRIBUZIONE
  3. IL METABOLISMO
  4. L’ESCREZIONE

INTERAZIONI FARMACODINAMICHE  

Influenzano i processi farmacodinamici: un farmaco può alterare l’effetto di un altro farmaco. Le interazioni farmacodinamiche sono di due tipi:

  1. i farmaci interagenti agiscono sullo stesso sito
  2. i farmaci interagenti agiscono su siti separati

INTERAZIONE SU SITI SEPARATI

Morfina e diazepam sono depressori del sistema nervoso centrale ma non condividono lo stesso meccanismo d’azione. Quando questi farmaci vengono somministrati insieme la capacità di ciascuno di deprimere la funzione del SNC rinforza gli effetti depressori dell’altro con una conseguente profonda depressione del SNC.

TOSSICITA’ COMBINATA

Il buon senso ci dice che se il farmaco A e il farmaco B sono entrambi tossici per lo stesso organo e vengono presi insieme allora causeranno un danno maggiore rispetto alla somministrazione non combinata.

INTERAZIONI FARMACO-CIBO

Le interazioni farmaco cibo sono importanti ma poco conosciute. Sono importanti perché possono determinare tossicità o fallimento terapeutico. Sono poco conosciute perché la ricerca in questo campo è fortemente carente.

L’alcool amplifica o riduce l’effetto di molti medicinali.  Il succo di pompelmo è da evitare se si assumono farmaci come ciclosporina, triazolam (halcion), e alcuni farmaci calcio-antagonisti, antistaminici e per l’ipertensione. La liquirizia, se assunta con farmaci a base di digossina usati per trattare l’insufficienza cardiaca congestizia e le anomalie del ritmo cardiaco, può aumentarne il rischio di tossicità. Il succo di limone potenzia l’assorbimento di ferro, e potenzia l’effetto di antinfiammatori e antinfluenzali, il mirtillo, ribes nero potenzia l’effetto di terapie per la fragilità capillare,  la cioccolata potenzia l’effetto degli antidepressivi, l’aglio potenzia l’azione degli antipertensivi e normocolesterolemizzanti. 

Nella tabella sono indicate le compatibilità tra alcuni farmaci

LEGENDA

C = farmaci compatibili che quindi si possono diluire anche nella stessa flebo o siringa

I = farmaci che non possono essere diluiti nella stessa flebo o siringa e devono essere somministrati in vie infusionali diverse (anche in caso di CVC).

Y = farmaci che se diluiti nella stessa flebo o siringa sono incompatibili ma se somministrati al rubinetto, dove non c’è sufficiente tempo per far avvenire nessuna reazione sono compatibili.

L’adozione e consultazione di tabelle può sicuramente aiutare e migliorare molto l’attività infermieristica di somministrazione dei farmaci nella sua quotidianità all’interno dei reparti di terapia intensiva e diminuire il rischio di errore e di eventi avversi e complicanze; migliorando quindi l’outcome del paziente e diminuendo di conseguenza la spesa sanitaria.

Questi non devono però essere considerati strumenti statici ma necessitano di integrazione e aggiornamento continuo.

Quali sono le interazioni farmacologiche di Warfarin (coumadin)?

Di seguito i farmaci che possono potenziare l’effetto del Warfarin o diminuirlo.

Classe Aumentano INR Diminuiscono INR
Analgesici Paracetamolo
Propossifene
Tramadolo
Anestetici Alotano
Antiaritmici Amiodarone
Chinidina
Morizicina
Propafenone
Moricizina
Antiasmatici Zarfilukast
Zileuton
Antibiotici Acido nalidissico
Azitromicina
Cefotetan
Cefoxitina
Ceftriaxone
Ciprofloxacina
Claritromicina
Cloramfenicolo
Doxiciclina
Eritromicina
Metronidazolo
Neomicina
Norfloxacina
Ofloxacina
Penicillina G ev.
Piperacillina
Sulfametizolo
Sulfametossazolo
Sulfisossazolo
Tetraciclina
Ticarcillina
Trimetoprim/sulfamet.
Diclossacillina
Nafcillina
Rifampicina
Anticoagulanti Dicumarolo
Eparina
Ticlopidina
Warfarin
Sottodosaggio di warfarin
Antielmintici Levamisolo
Antiepilettici e Sedativi Idrato di cloralio
Fenitoina
Valproato
Amobarbitale
Butabarbitale
Butalbitale
Carbamazepina
Clordiazepossido
Etclorvinolo
Fenitoina
Fenobarbitale
Glutetimide
Idrato di cloralio
Meprobamato
Pentobarbitale
Primidone
Secobarbitale
Antigottosi Allopurinolo
Sulfinpirazone
Antiipertensivi Diazossido
Metildopa
Propanololo
Antimalarici Chinino
Antimicotici Fluconazolo
Itraconazolo
Miconazolo
Griseofulvina
Antitumorali Ciclofosfamide
Flutamide
Fluorouracile
Ifosfamide
Tamossifene
Aminoglutetimide
Ciclofosfamide
Antiulcera Cimetidina
Omeprazolo
Ranitidina
Ranitidina
Sucralfato
Corticosteroidi Prednisone Cortisone
Prednisone
Diuretici Acido etacrinico Clortalidone
Spironolattone
Droghe e farmaci anti-dipendenza Alcol
Disulfiram
Alcol
Enzimi Attivatore del plasminogeno tissutale
Streptochinasi
Urochinasi
FANS Acido acetilsalicilico
Acido aminosalicilico
Acido mefenamico
Diclofenac
Diflunisal
Fenilbutazone
Fenoprofene
Ibuprofene
Indometacina
Indometacina
Ketoprofene
Ketorolac
Metilsalicilato topico
Ossaprozina
Piroxicam
Sulindac
Farmaci naturali Danshen (erba cinese)
Farmaci tiroidei Estratti tiroidei
Levotiroxina
Liotironina
Metimazolo
Propiltiouracile
Metimazolo
Propiltiouracile
Immunosoppressori Azatioprina
6-mercaptopurina
Ipo-colesterolemizzanti Clofibrato
Colestiramina
Destrotiroxina
Fenofibrato
Fluvastatina
Lovastatina
Simvastatina
Atorvastatina
Colestiramina
Ipoglicemizzanti Clorpropamide
Tolbutamide
Ormoni Danazolo
Glucagone
Ossimetolone
Stanozololo
Corticotropina
Procinetici Cisapride
Psicofarmaci Fluoxetina
Fluvoxamina
Metilfenidato
Paroxetina
Sertralina
Aloperidolo
Trazodone
Vaccini Vaccino antinfluenzale
Vasodilatatori Pentossifillina
Vitamine Vitamina E Vitamina C (alte dosi)
Vitamina K

Le interazioni farmacologiche nell’anziano

La terapia farmacologica è essenziale, quando ci si prende cura di pazienti anziani.

I pazienti anziani sono ad alto rischio di interazioni farmacologiche, in quanto assumono molti farmaci, hanno varie comorbidità e possono non mantenere un adeguato stato nutrizionale.

Sebbene l’attuale incidenza e prevalenza di eventi avversi a farmaco sia incerta, essi rappresentano un importante problema di salute e sono in genere prevedibili

Le interazione possibili sono farmaco-farmaco, farmaco-cibo, farmaco-alcool, farmaco-prodotti a base di erbe o farmaco-stato di nutrizione. Infine, interazioni farmaco-malattia o farmaco-paziente accadono quando un farmaco ha il potenziale di esacerbare una malattia sottostante o un disordine medico

Nelle tabelle di seguito sono riportati alcuni esempi di tipi differenti di interazioni farmacologiche ed eventi avversi a farmaco che si possono osservare in pazienti anziani. Diversi gruppi di medici e ricercatori hanno tentato di sviluppare liste di interazioni farmaco-farmaco o farmaco-malattia che si sarebbero potute evitare in pazienti anziani. I supplementi dietetici, l’alcool e i rimedi a base di erbe in genere non sono inclusi.

Tabella 1. Esempi di differenti tipi di interazioni farmacologiche in pazienti anziani
  Esempio Meccanismo d’azione Esiti
Farmaco – farmaco
(farmacocinetica)
Gatifloxacina – calcio e antiacido
Ciprofloxacina-olanzapina
Diminuzione dell’assorbimento della gatifloxacina.
La ciprofloxacina inibisce il CYP1A2 portando un incremento nella concentrazione plasmatica della olanzapina
Fallimento del trattamento
Rigidità, cadute
Farmaco – farmaco (farmacodinamica) Ciprofloxacina-glibenclamide
Anticolinergici-donepezil
Sinergia (effetto ipoglicemico)
Antagonismo
Profonda ipoglicemia
Diminuito effetto del donepezil
Farmaco – stato nutrizionale Riduzione di albumina-fenitoina Aumento delle concentrazioni di fenitoina libera Confusione, sonnolenza,atassia
Farmaco – prodotti a base di erbe Ginkgo-aspirina Diminuita funzione e adesione piastrinica Aumentato rischio di sanguinamento
Farmaco-alcool Alcool – uso cronico di bromazepam Sinergia Aumentato rischio di cadute
Farmaco – malattia Farmaco – paziente Metoclopramide in un paziente con M. di Parkinson Aumento nel blocco dei recettori dopaminergici Peggioramento della M. di Parkinson

 

Tabella 2. Esempi di interazioni farmaco – malattia
Malattia Farmaco Problema
Ipertensione Pseudoefedrina Elevazione della pressione arteriosa
Ulcere gastroduodenali FANS (esclusi i coxib) e salicilati Esacerbazione o sviluppo di nuove ulcere
Ostruzione del tratto urinario Anticolinergici, antistaminici, rilassanti muscolari, ossibutinina Riduzione del flusso urinario
Malattia di Parkinson Metoclopramide, antipsicotici convenzionali Peggioramento della malattia di Parkinson
Stipsi Calcio-antagonisti, anticolinergici, antidepressivi triciclici Esacerbazione della stipsi

 

Tabella 3. Comuni interazioni farmaco-cibo
Farmaco o classe Meccanismo di interazione Potenziali complicazioni
Bifosfonati Il cibo riduce l’assorbimento del farmaco Aumentato rischio di fallimento terapeutico
Benzodiazepine Bevande contenenti alcool Aumentato rischio di depressione del SNC
Digossina L’alto contenuto di fibre nella dieta riduce la biodisponibilità del farmaco Aumentato rischio di fallimento terapeutico
Inibitori dell’HMG-CoA-reduttasi(simvastatina, atorvastatina) Il succo di pompelmo inibisce il metabolismo del farmaco Aumentato rischio dimiopatia, rabdomiolisi, epatotossicità
Diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori Cibi ricchi di potassio Aumentato rischio di iperkaliemia
Metformina Il cibo riduce l’assorbimento del farmaco Gestione dell’alterazione del glucosio
Tetracicline Prodotti caseari e cibo riducono la biodisponibilità del farmaco Aumentato rischio di fallimento terapeutico
Levodopa Il cibo ad alto contenuto proteico riduce l’assorbimento del farmaco Aumentato rischio di fallimento terapeutico
Warfarin I cibi ricchi di Vitamina K antagonizzano l’effetto anticoagulante Ridotto effetto anticoagulante

 

Tabella 4. Terapie farmacologiche con alto potenziale di esiti avversi gravi in pazienti anziani (Criteri di Beers)
Farmaco o classe Problema
Amiodarone Aumentato rischio di allungamento dell’intervallo QT e della torsione di punta
Amitriptilina Forti proprietà anticolinergiche e sedative, esistono antidepressivi più sicuri
Amfetamine e anoressizzanti Potenziale aumento del rischio di ipertensione, angina ed infarto del miocardio; causano dipendenza
Antistaminici anticolinergici (ad es. clorfeniramina, difenidramina, idrossizina, ciproeptadina, prometazina e dexclorfeniramina) Sono da preferire per le reazioni allergiche antistaminici non anticolinergici
Barbiturici (tranne fenobarbital) Maggiore incidenza di eventi avversi rispetto ad altri sedativi ed ipnotici; effetto additivo
Benzodiazepine a lunga durata d’azione (clordiazepossido, diazepam, flurazepam) Sedazione prolungata che incrementa il rischio di cadute e di fratture.
Benzodiazepine, a breve durata d’azione (lorazepam > 3 mg; oxazepam > 60 mg; alprazolam > 2 mg; temazepam > 15 mg; triazolam > 0.25 mg) Sono più sicure dosi minori
Clorpropamide Emivita prolungata nei pazienti anziani, il che può causare ipoglicemia
Tiroide secca Può avere eventi avversi cardiaci
Digossina in dosi > 0.125 mg/die Aumentato livello sierico negli anziani per la ridotta capacità di escrezione renale
Disopiramide I potenti anticolinegici riducono la funzionalità cardiaca e possono causare scompenso cardiaco
Doxepina Fortemente anticolinergico e sedativo; esistono antidepressivi più sicuri
Fluoxetina La lunga emivita aumenta la stimolazione del SNC, i disturbi del sonno e l’agitazione; esistono antidepressivi più sicuri
Antispastici GI (diciclomina, iosciamina, clidinium) Fortemente anticolinergicci alle dosi efficaci nei pazienti anziani
Guanadrel Può dare ipotensione ortostatica
Guanetidina Può dare ipotensione ortostatica
Indometacina Da più eventi avversi SNC di altri FANS
Ketorolac Da eventi avversi GI
Lassativi (bisacodil, cascara sagrada) I lassativi da contatto possono peggiorare la funzionalità intestinale
Meperidina Non è un analgesico orale efficace, i metaboliti possono accumularsi e dare vertigini
Meprobamato Fortemente additivo e sedativo
Mesoridazina Può causare sintomi extrapiramidali e sul SNC
Metildopa Può causare bradicardia e peggiorare la depressione
Metiltestosterone Può peggiorare l’ipertrofia prostatica e i problemi cardiaci
Rilassanti muscolari (metocarbamol, carisoprodol, clorzoxazone, metaxalone, ciclobenzaprina, ossibutinina) La loro efficacia è discutibile, possono causare eventi avversi anticolinergici e dare debolezza e sedazione
Nifedipina Può causare ipotensione e stipsi
Nitrofurantoina Può peggiorare il danno renale
FANS, a lunga emivita (naprossene, oxaprozina, piroxicam) Il loro uso a lungo termine aumenta il rischio di sanguinamento GI, di ipertensione, di scompenso cardiaco e di insufficienza renale
Orfenadrina Fortemente anticolinergico e sedativo
Pentazocina Causa più eventi avversi SNC di altri narcotici, incluse confusione ed agitazione
Tioridazina Può causare sintomi SNC ed extrapiramidali
Trimetobenzamide (ondansetron) Meno efficace di altri antiemetici; causa eventi avversi extrapiramidali
SNC = sistema nervosa centrale; GI = gastrointestinale

 

Fonte: www.farmacovigilanza.org – www.pharmamedix.com –

 

Giuseppe Papagni

 

Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

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