Lo afferma, in una nota, il segretario nazionale del Nursind infermieri Andrea Bottega. “Mi limito a ricordare che tale indennità – continua il sindacalista non è una conquista di oggi.
Viene solo reintrodotta, dopo essere stata toiùlta nel 1999. E costituisce un passo avanti nella direzione della costituzione di un’area infermieristica separata che la categoria chiede da tempo”.
Nursind, inoltre, non ci sta a cadere in quelle che “suonano come mere provocazioni e che va solo a dividere professionisti che svolgono il loro lavoro, ciascuno naturalmente con mansioni e ruoli diversi.
Non serve, infatti, dover ricordare che l’infermiere, per formazione e competenze, è l’unica figura professionale che garantisce la presa in carico e la continuità assistenziale tra i vari setting “.
“L’auspicio – conclude Bottega – è che possa esserci un ravvedimento rispetto ad affermazioni fuori luogo e che possono essere interpretate da uomo. Quasi l’indennità infermieristica fosse una sorta di concessione immeritata. Questo si che è offensivo nei confronti dell’intera categoria . Ragion per cui non possiamo accettarlo “.
Ufficio stampa Nursind Paola Alagia
Ultimi articoli pubblicati
- Rinnovo contratto 2022-2024. Fials: “maggiore trasparenza sull’utilizzo dei fondi contrattuali”
- Rinnovo contratto 2022-2024. Nursing Up: ridurre da 62 a 60 anni l’eventuale esonerabilità da pronta disponibilità e turni di notte
- Sentenza storica: infermieri demansionati al Policlinico di Foggia riceveranno 30mila euro a testa
- Calcolosi renale, nuova tecnica chirurgica introdotta ad Arezzo
- Avviso pubblico per infermiere presso l’AUSL di Modena