Nursing Up Liguria: “Niente mascherine FFP3 in Rianimazione al San Martino di Genova. Lo comunicano agli infermieri con una mail affissa nel corridoio”.

Riceviamo e pubblichiamo una nota a cura della segreteria regionale del sindacato.

“Gentilissimi, come sapete siamo al momento senza FFP3 e non sappiamo quando le stesse potranno essere recuperate. Immagino sappiate che la ricerca viene fatta attraverso diversi canali: altre aziende sanitarie, ALISA, ditte PROCIV da parte sia del provveditorato che della direzione sanitaria (le P3 recuperate per il fine settimana sono state trovate dalla dr.ssa Martelli al Gaslini). Comunque, di fatto, siamo a zero. Soluzione possibile, condivisa anche con i colleghi della Clinica Malattie infettive con il prof. Icardi, che ci legge per conoscenza. Unire le proprietà della mascherina chirurgica (https://blogs.sdc.gov/niosh-science-blog/2009/10/14/n95/) con le proprietà delle mascherine FFP2. Si tratta quindi di indossare le FFP2 e, sopra, indossare la mascherina chirurgica. Di fatto questo sistema ci permette di raggiungere una capacità filtrante comparabile con le FFP3 nel contempo, una protezione alla FFP2 che, se trattata con adeguata cura, può essere riciclata fino ad un massimo di 8 h. Abbiamo inoltre fatto una riunione congiunta su sistemi per pressione negativa e purificazione dell’aria che permetterebbe di abbattere notevolmente la contaminazione aerea ambientale, oltre i benefici di avere all’occorrenza stanze in pressione negativa. Ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro scritto sull’interesse o meno di tale soluzione e se, quindi, si procede o meno a una possibile acquisizione”. Così si legge in una mail affissa nel corridoio della Terapia intensiva dell’ospedale San Martino di Genova
, all’attenzione degli infermieri e dei medici in forza al reparto, dove sono ricoverati pazienti affetti da Covid-19. La missiva porta la firma di Dimitri Sossai, direttore U.O.C. Servizio Prevenzione e protezione Ospedale Policlinico San Martino. “Noi, come Nursing Up, abbiamo chiesto rassicurazioni più di una volta in Regione e ad Alisa riguardo ai Dispositivi di Protezione Individuale per gli infermieri e ci hanno detto che sarebbero arrivati e di stare tranquilli. Invece, nel giro, di una settimana si sono smentiti completamente, e la cosa gravissima è che i nostri professionisti sanitari in prima linea contro il coronavirus ora sono sguarniti e non resta loro altro da fare che fotografare una scarna comunicazione affissa a un muro. E da domani rischiare la pelle”. Lo rende noto Enrico Boccone, segretario regionale del sindacato Nursing Up Liguria. Redazione Nurse Times Segui l’evoluzione dell’epidemia in tempo reale  
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