Piccoli morsi, grandi problemi: Zika virus e le altre malattie trasmesse dalle zanzare

Negli ultimi anni si è assistito ad un costante aumento dei casi di malattie, dette Arbovirosi, trasmesse dalle zanzare. Le mutate condizioni climatiche, dovute ad un aumento della temperatura a livello mondiale; la globalizzazione del commercio e gli spostamenti degli esseri umani hanno fatto sì che queste malattie di origine prevalentemente tropicale e/o subtropicale si diffondessero in aree geografiche nuove o si ripresentassero in zone dove si pensava fossero state eradicate da tempo.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Differenti specie di zanzare possono causare malattie diverse, ma facciamo chiarezza. Non solo l’infezione da Virus Zika, che è balzata agli onori della cronaca in quest’ultimi due anni, ma anche la Dengue, la Chikungunya, e la Febbre gialla hanno l’uomo come ospite principale e sono trasmesse da zanzare del genere Aedes, in particolare l’epidemia di Zika virus, dalla specie “Aedes Aegypti”.

In questo momento sono in corso epidemie da virus Zika in molti Paesi dell’America centrale, dell’America del sud e dell’area Caraibica. In Italia la zanzara appartenente alla famiglia Aedes, ma “Albopictus” o più comunemente conosciuta come zanzara “tigre” è stata causa nel 2007 in alcune aree dell’Emilia Romagna di focolai epidemici di febbre da virus Chikungunya.

Per finire tra le altre Arbovirosi, la malattia da West Nile Virus è una zoonosi trasmessa dalla zanzara comune “Culex pipiens”, e vede coinvolte come serbatoi di infezioni numerosi specie di uccelli.

Ci sono comunque più di 100 virus, classificati come Arbovirus, in grado di causare malattia nell’uomo.

Il virus Zika, che fa parte della famiglia dei Flaviridae (Flavivirus), fu isolato per la prima volta nel 1947 in Uganda. Difatti, vi sono due linee di Zika virus, la linea africana e quella asiatica sviluppatasi recentemente nel Pacifico e nelle Americhe. Il vettore primario di quest’infezione, come già detto è l’Aedes Aegypti, la via di trasmissione è transplacentare, attraverso il liquido seminale ed i rapporti sessuali ed il sangue. I sintomi compaiono dopo un periodo di incubazione che va dai 3 ai 12 giorni e possono durare da 2 a 7 giorni e raramente richiede il ricovero ospedaliero, tanto che l’80% circa delle infezioni rimane asintomatico

. I sintomi sono febbricola, dolori articolari e muscolari, eruzioni cutanee, congiuntivite.

E’ importante sottolineare che l’emergenza di salute pubblica non è relativa all’infezione da virus Zika di per sé, che causa disturbi di lieve entità” come ci ricorda il Ministero della Salute, ciò che preoccupa in relazione a quest’infezione sono le possibili complicanze ed in particolare la microcefalia a carico dei nascituri e i disturbi neurologici negli adulti. Per  quanto riguarda la microcefalia è una condizione rara e severa nella quale si ha una circonferenza cranica ridotta e danni cerebrali tali da determinare disabilità permanenti. Per ciò che attiene i disturbi neurologici la Sindrome di Guillain – Barrè è stata spesso associata all’infezione da virus Zika.

Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC) di Stoccolma, considera da basso a moderato il rischio di contrarre l’infezione da virus Zika in Europa. Il trattamento è sintomatico e al momento non esiste alcun vaccino disponibile, sebbene in molti Paesi ci si stia lavorando.

Anche le altre Arbovirosi danno una sintomatologia simile a quella del virus Zika.

La Febbre gialla, ad esempio, provocata da un virus appartenente al genere Flavivirus e dalle zanzare Aedes, causa febbre, brividi, mal di testa, mal di schiena e dolori muscolari e nel 15% dei casi coinvolgimento epatico e manifestazioni emorragiche. Di questi giorni è la notizia di un focolaio epidemico di Febbre gialla in Africa, Angola, che ha già ucciso 325 persone a causa di una mancata copertura vaccinale dovuta alla scarsità di dosi di vaccino disponibile. Infatti questa è una delle poche infezioni dovute a vettori quali le zanzare, per cui è possibile attivare una prevenzione efficace grazie alla vaccinazione. La situazione in quei contesti è preoccupante perché le scorte vaccinali sono ridotte e le aziende produttrici stanno cercando con molta difficoltà di porre rimedio producendo a ritmi serrati nuove dosi di vaccino.

Quindi la misura più idonea in tutti i tipi di Arbovirosi è quella preventiva, ossia impedire le punture di zanzare, ed in particolare bisogna evitare la concentrazione di vettori e quindi si consiglia: di evitare i ristagni d’acqua e utilizzare i prodotti larvicidi, l’uso di sostanze repellenti cutanei per uso topico. Per finire all’aperto è preferibile indossare pantaloni lunghi e maglie a maniche lunghe.

Piccoli morsi, grandi problemi, come le recenti epidemie di Zika virus nelle Americhe e la più recente epidemia di Febbre gialla in Angola ci dimostrano.

La prevenzione al momento è l’arma più efficace su cui fare affidamento. Vaccinarsi per la Febbre gialla se si ha intenzione di recarsi in Africa e posticipare i viaggi in America se si è in gravidanza e mettere in atto tutte le cautele di cui si è già parlato.

La stagione estiva è alle porte e bastano pochi accorgimenti perché questi insetti non si trasformino da piccoli compagni fastidiosi in qualcosa di più.

Rosaria Palermo.

Circolare Ministero della salute 16 giugno 2015, Sorveglianza dei casi umani di Chikungunya, Dengue, West Nile Disease ed altre arbovirosi e valutazione del rischio di trasmissione in Italia

Rosaria Palermo

Zika: stop alla riproduzione dei vettori

Virus Zika, quattro casi anche in Italia

Zika, tutto ciò che c’è da sapere sul virus

Fonti

www.quotidianosanita.it

www.salute.gov.it

ecdc.europa.eu

Rosaria Palermo

Infermiera dal 1994. Attualmente, infermiera specialista del rischio infettivo presso l'ARNAS Garibaldi di Catania. Ho una laurea magistrale e due Master, uno in Coordinamento e l'altro in Management del rischio infettivo. Faccio parte del Direttivo di ANIPIO (Società Scientifica degli Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo) dal 2016. Penso che lo scatto nella nostra professione debba essere culturale, prima di ogni cosa. Nelson Mandela diceva che la conoscenza è l'arma più potente di cui gli esseri umani dispongano, ed è ciò che permetterà alla nostra professione di ritagliarsi gli spazi che le competono.

Leave a Comment
Share
Published by
Rosaria Palermo

Recent Posts

Celiachia e disagio sociale, l’esperienza è strumento politico: il convegno al Senato per migliorare le leggi 

L’ascolto delle esperienze individuali e collettive come strumenti per i decisori politici: questo il messaggio…

18/04/2024

Il dott. Cotugno presenta la tesi “La comunicazione come strumento terapeutico: il ruolo dell’infermiere”

Il dott. Giuseppe Cotugno laureatosi in infermieristica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore “A. Gemelli”…

18/04/2024

Emilia-Romagna, proposta di legge Pd: “Incentivi per trasferimento di personale sanitario in zone montane. Il commento di Antonella Rodigliano (Nursind)

“Ancora una volta il Nursind si dimostra innovativo e centrale nell'accogliere sia le esigenze dei…

18/04/2024

Zega (Opi Roma): “Si deve guardare alla sostenibilità del sistema sanitario”

Di seguito l'editoriale che Maurizio Zega, presidente di Opi Roma e consigliere nazionale Fnopi, ha…

18/04/2024

La solitudine del caregiver spiegata da una oss

La mia esperienza lavorativa come operatore socio-sanitario, maturata in tre anni tra contesti domiciliari, strutture…

18/04/2024

Finto medico esercita la professione per un anno con la complicità di tre veri dottori

Per un anno abbondante, tra il gennaio 2023 e il febbraio 2024, un 22enne ha…

18/04/2024