Programma nazionale di autosufficienza del sangue, Grillo: “Il nostro è un sistema eccellente”

L’elogio del ministro della Salute, che lancia anche un appello: “Educhiamo i giovani alla cultura della donazione”.

“Il programma nazionale di autosufficienza del sangue e dei suoi prodotti per il 2019, su cui c’è già stato il via libera della Conferenza Stato-Regioni e che approderà nelle prossime settimane in Gazzetta, è uno strumento fondamentale per garantire la salute e la sicurezza di tutti i cittadini. Il nostro sistema sangue, grazie al prezioso lavoro del Centro Nazionale Sangue (CNS) , è un’eccellenza di cui dobbiamo andare fieri e che dobbiamo tutelare: grazie alla programmazione che ogni anno viene concordata con tutti gli attori del sistema, infatti, è possibile evitare le carenze tipiche di alcuni periodi e dare continuità al servizio in tutte le Regioni. Rinnovo tuttavia l’appello alla donazione. D’estate il bisogno di sangue non va in ferie, e magari, prima di partire, ricordiamoci di andare a donare. Tutte le informazioni sono sul sito realizzato insieme al CNS (www.donailsangue.salute.gov.it)”. È questo l’appello lanciato ministro della Salute, Giulia Grillo, in merito al Programma nazionale di autosufficienza del sangue.

“Grazie ad alcune iniziative come la vaccinazione antinfluenzale gratuita per i donatori – conclude il ministro – siamo già riusciti a migliorare la disponibilità nel corso dell’anno. Il prossimo obiettivo è quello di incrementare il numero di giovani donatori, che possano rimpiazzare chi, avendo superato i 65 anni di età, non può più donare il sangue”.

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Il Programma nazionale di autosufficienza del sangue e dei suoi prodotti individua, annualmente, consumi storici, fabbisogni e livelli di produzione di sangue e derivati necessari. Il documento definisce le linee di indirizzo per il monitoraggio di autosufficienza, compensazione interregionale e qualità, e nello stesso tempo fissa gli obiettivi strategici del 2019.

Secondo quanto stabilito dal documento, la produzione nazionale di globuli rossi garantisce la completa copertura dei fabbisogni della popolazione, e quindi l’autosufficienza, grazie ai meccanismi di compensazioni tra Regioni (attraverso cessioni programmate e non programmate). Infatti le previsioni di produzione, contenute nel Programma di autosufficienza nazionale del 2018 (pari a 2.550.046 unità), sono risultate sostanzialmente allineate ai consumi effettivi (2.521.247 unità). La programmazione di produzione e consumo per il 2019 è così allineata ai valori rilevati nel 2018, prevedendo un leggero incremento sia di produzione (+1,3%) sia di consumo (+1,9%).

Per quanto riguarda la donazione, nel 2018 si è rilevato un lieve incremento (0,2%) del numero complessivo dei donatori rispetto al 2017 (1.682.724 rispetto a 1.680.146) e, relativamente ai pazienti trasfusi, si è registrata una lieve diminuzione del numero (-1%: 630.770 rispetto a 637.203).

In sostanza la programmazione annuale per l’autosufficienza nazionale e regionale del sangue e dei suoi prodotti è complessivamente in grado di garantire un equilibrio quantitativo e qualitativo, sostanzialmente adeguato fra produzione e fabbisogni di emocomponenti labili a uso trasfusionale. Tuttavia è necessario un continuo e attento monitoraggio dei fabbisogni assistenziali, anche a fronte dei mutamenti evolutivi che coinvolgono il sistema, come ad esempio il calo del personale in servizio presso i servizi trasfusionali, e che giocano un ruolo importante nell’identificare e adottare i necessari interventi correttivi nell’ambito della programmazione.

Anche la produzione di plasma, nell’anno 2018, ha avuto un incremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente. 843.257 Kg di plasma sono stati inviati alla lavorazione industriale per la produzione di medicinali emoderivati, rispetto ai Kg 836.376 del 2017. Ciò ha consentito di superare l’obiettivo annuale fissato all’interno del Programma nazionale plasma e plasmaderivati (Decreto 2 dicembre 2016). Per il 2019 si prevede un leggero aumento di produzione di plasma, pari a 837.786 Kg.

Sui medicinali plasmaderivati, ottenuti dal plasma nazionale ed eccedenti il fabbisogno nazionale, continuano le significative attività di esportazione per fini umanitari e per un utilizzo etico di tali prodotti, nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale, secondo l’accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013. I prodotti sono stati messi a disposizione dalle Regioni e, nel 2018, sono stati donati 4.200.000 UI di concentrato di fattore VIII di origine plasmatica e 900.000 UI di concentrato di fattore IX della coagulazione per le esigenze dei pazienti emofilici di Afghanistan, Albania ed El Salvador.

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