Sicilia, “Pronto soccorso 2.0” per rendere l’attesa più confortevole e trasparente

La direttiva della Regione prevede anche un coordinamento provinciale tra strutture sanitarie pubbliche e private per far fronte al fenomeno del sovraffollamento.

Tempo di restyling per 61 Pronto soccorso siciliani, che entro 180 giorni dovranno offrire ai loro utenti una lunga serie di nuovi servizi: dal free Wi-Fi in sala d’attesa al display che informano i pazienti in attesa per ogni codice di emergenza, passando per un certo numero di posti a sedere confortevoli, distributori automatici di bevande e alimenti, un sistema di climatizzazione adeguato e un punto informativo con maxischermo per l’educazione sanitaria e altre informazioni. Il tutto al fine di rendere l’attesa più confortevole e trasparente.

La relativa direttiva arriva pochi giorni dopo che l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, aveva scritto ai direttori delle aziende sanitarie per indicare il piano per superare il sovraffollamento dei Pronto soccorso. Restyling a parte, nelle strutture di primo soccorso più grandi, dalle 10 alle 22, è prevista la presenza di due volontari della Croce Rossa italiana, che informeranno i pazienti sui motivi di eventuali ritardi, svolgendo un servizio di accoglienza rivolto soprattutto alle categorie più deboli.

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Tale novità rientra nei percorsi di umanizzazione previsti da un decreto assessoriale del 2017 e, per attuarli, è stato firmato un protocollo con la Croce Rossa.Il progetto (biennale) prevede, appunto, un servizio di accoglienza con due volontari impiegati in turni da sei ore. Il compenso per l’attività prestata sarà di 57,5 euro lordi a turno. Il costo annuale del servizio ammonterà così a circa 42mila euro all’anno per ogni ospedale. I fondi provengono dal Piano sanitario nazionale 2017. In totale, si tratta di 5,8 milioni. Al progetto di accoglienza saranno destinati circa 3,4 milioni di euro nel prossimo biennio, mentre per l’ammodernamento dei Pronto soccorso saranno stanziati circa 2,4 milioni (40mila euro per ciascuno dei 61 Pronto soccorso).

Nelle direttive, però, c’è anche altro. L’assessore Razza chiede conto dello stato di applicazione delle linee guida per evitare il sovraffollamento delle strutture di primo soccorso emanate lo scorso settembre. Dopo qualche mese, sembrerebbe che le aziende siano indietro sulla tabella di marcia, e così dalla Regione è arrivato l’invito a sviluppare i piani aziendali per la gestione del sovraffollamento con i relativi piani di prevenzione, contrasto e monitoraggio.

Uno dei punti più importanti della direttiva è l’avvio di un coordinamento provinciale tra le strutture sanitarie pubbliche e private per superare il fenomeno del sovraffollamento. All’interno delle strutture provinciali, cioè, dovrà essere facilitato il trasferimento da un pronto soccorso all’altro. Anche per questo le direzioni aziendali dovranno creare pool che si occupino di monitorare i posti letto disponibili e quelli liberi. L’utilizzo dei posti letto delle cliniche private non sarà automatico: i manager di ogni azienda pubblica dovranno stipulare appositi accordi con i privati, che dovranno mettere a disposizione i posti letto pubblici loro concessi.

Infine, quando si registrerà il superamento delle soglie di sovraffollamento, gli ospedali dovranno bloccare i ricoveri programmati e non urgenti. Potrebbe accadere, quindi, che nei periodi di maggiore criticità per i pronto soccorso saltino i ricoveri per la cura di una serie di patologie che possono essere trattate anche in ambulatorio.

“Accogliamo con favore – ha commentato Massimo Geraci, vicesegretario del sindacato dei medici Anaao Assomed e primario del Pronto soccorso dell’Arnas Civicola decisione dell’assessorato di sancire con un nuovo atto i principi di governance aziendale che sarebbero dovuti essere già stati attuati dalle direzioni aziendali. I casi di aggressione nei pronto soccorso hanno reso evidente che non è stato così. Bene anche la decisione di attivare meccanismi per monitorare gli effetti della reale applicazione delle azioni indicate. Una buona governance dei posti letto è decisiva per risolvere il sovraffollamento dei Pronto soccorso e scongiurare i casi di tensione”.

Redazione Nurse Times

Fonte: LiveSicilia.it

 

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