Le immagini del terremoto che ha colpito le popolazioni della Sicilia stanno facendo il giro del mondo. Il sisma si è verificato intorno alle ore 3:19, a una profondità di solo un chilometro: una scossa di magnitudo 4.8, la più intensa da quando l’Etna ha ripreso la sua attività eruttiva tre giorni fa.
I crolli hanno interessato circa 15 abitazioni private e alcune chiese. In quella della Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, frazione di Acireale, sono venuti giù il campanile e la statua di Sant’Emidio, protettore dei terremotati. Danni si sono registrati anche nella Chiesa madre di Aci Sant’Antonio. I paesi più colpiti sono Zafferana Etnea, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina. Al momento si contano 28 feriti, diverse persone fuori casa.
Gli infermieri del Cives (Coordinamento infermieri volontari per l’emergenza sanitaria) sono subito disponibili per l’eventuale attivazione dei nuclei provinciali da parte del dipartimento di Protezione Civile. I primi a essere interessati sono i nuclei di Sicilia, Calabria, Campania e Puglia, ma l’invito a una ricognizione dei soci operativi disponibili è esteso a tutti i nuclei provinciali italiani.
Questa redazione rimane in costante aggiornamento sull’evolversi della situazione in Sicilia.
Redazione Nurse Times
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