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Sparatoria di Macerata, infermieri in azione: “Era semplicemente il momento di salvare vite”

Molti operatori sanitari e studenti del corso di laurea in Infermieristica si sono fermati oltre il loro orario lavorativo per soccorrere i feriti.

Il ritrovamento dell’auto.

Infiniti attimi di terrore sono stati vissuti dagli abitanti di Macerata ieri pomeriggio: una sparatoria in strada ha causato numerosi feriti. Il panico nella città marchigiana è durato molti minuti, mentre un’Alfa Romeo 147 nera scorrazzava libera tra le strade del capoluogo esplodendo colpi di arma da fuoco sulle persone.

Almeno sei persone sono state colpite dai proiettili vaganti. A una prima ricostruzione dei fatti, parrebbe che i bersagli dei due squilibrati a bordo dell’autovettura fossero esclusivamente i cittadini stranieri.

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Immediatamente è stato diramato l’appello del sindaco Romano Carancini su Facebook: “Il sindaco invita i cittadini a rimanere chiusi nelle case, nei luoghi di lavoro e nelle scuole a causa di una situazione di pericolo che si è venuta a creare in città, dovuta a un uomo armato che sta girando per Macerata. Quindi, per ragioni di sicurezza, tutti gli studenti resteranno a scuola e gli autobus del servizio trasporto pubblico fermi”.

Dopo un inseguimento spericolato, le forze dell’ordine sono riuscite a fermare il veicolo mentre si stava dirigendo verso Pollenza. Gli spari sono avvenuti in via dei Velini e via Spalato, zone toccate dalle indagini per il caso di Pamela Mastropietro, giovane ragazza uccisa e fatta a pezzi. Un ragazzo di colore è accusato del delitto.

I soccorsi ai feriti.

Poco dopo l’arresto del responsabile, il sindaco ha pubblicato sulla pagina Facebook del Comune un nuovo messaggio: “IMPORTANTE – Rientrata la situazione di pericolo. L’uomo che fino a poche ora fa girava armato in città è stato arrestato”

.

Nonostante la situazione di pericolo, la macchina dei soccorsi sanitari si è immediatamente attivata per assistere le numerose persone rimaste a terra, vittime dei colpi esplosi dallo squilibrato. Infermieri e medici del 118 sono prontamente entrati in azione, supportati da carabinieri e agenti di polizia che hanno garantito la loro incolumità.

Il grande impegno profuso dagli infermieri e dai tirocinanti presenti nella centrale operativa del 118, nel pronto soccorso e nei reparti dell’ospedale di Macerata ha permesso di soccorrere tempestivamente i feriti giunti al dipartimento di Emergenza e Accettazione.

Il momento dell’arresto.

Molti operatori sanitari e studenti del corso di laurea in Infermieristica sono rimasti spontaneamente a disposizione. Si sono fermati oltre il loro orario lavorativo per soccorrere il numero ancora imprecisato di feriti da arma da fuoco.

L’Ordine degli Infermieri di Macerata ha voluto ringraziare tutti i professionisti e i tirocinanti per l’ottimo lavoro svolto: “A nome di tutto il consiglio direttivo dell’Ipasvi di Macerata, un grande ringraziamento ai colleghi e agli studenti infermieri del 118, del pronto soccorso e di tutti i reparti dell’ospedale di Macerata che oggi hanno affrontato con grande professionalità l’emergenza dei feriti da colpi di arma da fuoco”.

Per un infermiere contattato dalla redazione di Nurse Times, tuttavia, ciò che è stato fatto dall’equipe sanitaria non rappresenterebbe nulla di eccezionale: Non abbiamo fatto niente di straordinario. Quello era semplicemente il momento di salvare delle vite. Uno dei tanti momenti che caratterizzano quotidianamente le giornate lavorative di infermieri e medici.

Simone Gussoni

 

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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