Spoleto, costretti a turni massacranti per tenere in piedi Pediatria

In attesa di forze fresche, si fa il possibile per garantire un’assistenza adeguata ai piccoli pazienti.

“È un po’ faticoso, ma speriamo di farcela. E soprattutto che il concorso che sarà espletato a breve possa incentivare l’organico medico”. A parlare è Daniela Galeazzi, attuale facente funzioni del reparto di Pediatria all’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, che non nasconde le criticità, attenuate comunque dai turni retribuiti dalla stessa Azienda sanitaria umbra e sostenuti da cinque pediatri provenienti da altre parti della regione (come Perugia e Città di Castello).

Insieme agli altri suoi tre colleghi in forza al reparto in pianta stabile, sta tenendo duro, affinché un servizio tanto importante possa dare garanzie a piccoli pazienti. Anche facendo turni massacranti. “Le prestazioni pediatriche sono rimaste le stesse”, precisa la dottoressa Galeazzi, che si divide tra Narni e Spoleto, lavorando 18 ore in ogni struttura. E occorrerà aspettare ancora qualche settimana per sapere se arriveranno nuove forze mediche al reparto di Pediatria di Spoleto.

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A dare un supporto fondamentale alla causa ci sono anche soggetti terzi. In questo caso l’associazione “II sorriso di Teo”, che proprio ieri mattina ha donato un manichino lattante di addestramento e un trapano intraosseo, utili per la simulazione clinica avanzata nei casi di emergenza e per l’addestramento di medici e infermieri. Alla cerimonia di consegna hanno presenziato il direttore dell’ospedale di Spoleto, Luca Sapori, il primario del Pronto soccorso, Gianluca Proietti Silvestri, la responsabile formazione, Stefania Gallina, e il presidente de “II sorriso di Teo”, Cristian Baroni, che per tale causa ha investito 5mila euro.

Redazione Nurse Times

Fonte: Corriere dell’Umbria

 

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