La proposta arriva dal Canada
Niente più laser: in futuro per cancellare i tatuaggi potrebbe essere sufficiente una crema. A proporre questa soluzione è Alec Falkenham, ventisettenne studente di dottorato della Dalhousie University di Halifax, in Canada, che sta mettendo a punto un prodotto ad uso topico che potrebbe letteralmente far svanire i disegni altrimenti irrimediabilmente impressi sulla pelle.
Per farlo la crema pensata da Falkenham agisce sulla stessa risposta immunitaria responsabile della permanenza dei pigmenti nella pelle. Infatti quando ci si tatua l’inchiostro richiama a livello del tatuaggio i macrofagi, cellule immunitarie che iniziano a inglobare i pigmenti per trasportarli verso i linfonodi. Alcune di queste cellule, piene di colore, restano però intrappolate nella pelle, rendendo il tatuaggio permanente. La crema per cancellare i tatuaggi bersaglierebbe proprio questi macrofagi, richiamando di nuovi che attaccandoli ne trasporterebbe i residui verso i linfonodi, portando con loro anche i pigmenti.
Rispetto alla rimozione dei tatuaggi basata sull’uso del laser, che lascia bruciature, cicatrici e vesciche, questo nuovo metodo può essere considerato privo di effetti collaterali. “Non stiamo colpendo nessuna delle cellule della pelle – spiega Falkenham – quindi non si vedrà molta infiammazione. In effetti, basandosi sul processo che utilizziamo non pensiamo di scatenare nessuna infiammazione”. Anzi, secondo il suo ideatore la crema potrebbe addirittura esercitare un effetto antinfiammatorio. Con il suo utilizzo il tatuaggio dovrebbe letteralmente svanire, ma al momento non è possibile stimare quante applicazioni potrebbero essere necessarie per cancellarlo completamente. Ciò che sembra già certo è che per ottenere i risultati migliori possibili il tatuaggio deve essere vecchio di almeno due anni.
Massimo Randolfi
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