Tesi “Burnout e professioni d’aiuto: indagine sulla prevalenza del fenomeno negli infermieri”

Giunge al nostro indirizzo mail (redazione@nursetimes.org) il lavoro di tesi della dott.ssa Claudia Santonastaso

Continua il grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times

Giunge al nostro indirizzo mail (redazione@nursetimes.org) il lavoro di tesi della dott.ssa Claudia Santonastaso, laureatasi presso l’Università degli Studi di Firenze, nell’a.a. 2017-2018.

La tesi dal titolo “Burnout e professioni d’aiuto: indagine sulla prevalenza del fenomeno negli infermieri”, ha come relatrice la dott.ssa Diletta Calamassi.

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…di Claudia Santonastaso

Relazionale dello Studio

Il Burnout è una sindrome caratterizzata da un rapido decadimento delle risorse psicofisiche e da un peggioramento delle prestazioni professionali. Le dimensioni del Burnout sono: Esaurimento emotivo, che esamina la sensazione di essere inaridito emotivamente ed esaurito del proprio lavoro; Depersonalizzazione, che misura una eventuale risposta fredda e impersonale nei confronti degli utenti del proprio servizio; Realizzazione personale, che valuta la sensazione relativa alla propria competenza e al proprio desiderio di successo. Il Burnout colpisce prevalentemente soggetti che svolgono professioni di aiuto; “help profession”, professioni ad high touch (alto impatto emotivo). Lo scopo della presente indagine è stato di esplorare i livelli di Burnout negli infermieri.

Materiali e Metodi

L’indagine è stata realizzata mediante la somministrazione on-line di un questionario comprensivo del “Maslach Burnout Inventory” (costituito da 22 items, che indagano i livelli di Burnout mediante l’esplorazione delle sue tre dimensioni). Al fine di stratificare i livelli di Burnout con specifiche variabili, il questionario comprendeva anche domande di tipo socio-anagrafico (sesso, età, nazionalità, professione, ambito lavorativo, anni di servizio svolti, tipologia di impiego, corso di laurea). Il questionario è stato disponibile on-line sui principali social Network nel periodo compreso tra il 25 Maggio 2018 e il 26 Giugno 2018. I questionari erano anonimi e i dati sono stati elaborati come aggregati, con il software EpiInfo versione 7.

 Analisi e discussioni dei Principali Risultati di Interesse Infermieristico

Hanno compilato il questionario 313 infermieri, di cui il 92,78% femmine. L’età media del campione è di 30 anni (DS±10,07). È emerso che il 37,70% degli intervistati ha un alto livello di Esaurimento emotivo (Valore Medio Punteggio 19,97 DS±12,53) il 37,38% degli infermieri intervistati ha un medio livello di Depersonalizzazione (Valore Medio Punteggio 7,1 DS±5,59) e il 38,34% ha un basso livello di Realizzazione di sé (Valore Medio Punteggio 33,36 DS±7,93).  Analizzando i livelli di Burnout tra gli infermieri operativi nell’ambito dell’area critica e dell’ area medica, è emerso che i primi risultano avere livelli più bassi di Burnout. Infatti, gli infermieri operativi nell’area critica hanno per il 40,58% un basso Esaurimento emotivo (Valore Medio Punteggio 20,08 DS±11,83), per il 38,98% un livello medio di Depersonalizzazione (Valore Medio Punteggio 7,10 DS±5,44) e il 37,29% un basso livello di Realizzazione di sé (Valore Medio Punteggio 33,33 DS±7,84). Tra gli infermieri dell’area medica il 43,10% ha un alto livello di Esaurimento emotivo (Valore Medio Punteggio 20,50 DS±14,72), il 43,10% un medio livello di Depersonalizzazione (Valore Medio Punteggio 7,24 DS±4,78) e il 44,83% un basso livello di Realizzazione di sé (Valore Medio Punteggio 33,46 DS±7,74). Da sottolineare che la Realizzazione di sé è la dimensione del Burnout che va letta al contrario: un punteggio basso corrisponde ad un alto grado di Burnout. Tuttavia, i dati disponibili non permettono di effettuare correlazioni tra grado livelli di Burnout e setting lavorativo.

Principali limiti dell’indagine: campionamento di convenienza e bassa numerosità campionaria.

Conclusioni

Al fine di migliorare la qualità dell’assistenza erogata, sarebbe opportuno che nei vari setting assistenziali, i dirigenti monitorassero periodicamente i livelli di Burnout degli infermieri. Sarebbe auspicabile replicare l’indagine coinvolgendo un campione più numeroso, tenendo conto delle numerose variabili, anche individuali, che entrano in gioco nello sviluppo di questa sindrome.

 

Redazione NurseTimes

 

Allegato

Tesi: Burnout e professioni d’aiuto: indagine sulla prevalenza del fenomeno negli infermieri

Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

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Giuseppe Papagni

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