"L'Infermiere trova sicuramente lavoro, mancano migliaia di Infermieri negli ospedali, l'Infermiere percepisce un ottimo stipendio".
Analizzando i dati resi disponibili dalla Federazione Nazionale Ipasvi riguardanti le cancellazioni di Infermieri in età compresa tra i 56 ed i 65 anni è possibile determinare come il numero di pensionamenti annuali sia quantificabile in circa 1400 unità lavoro per ogni anno.
Nel 2016 i dati ufficiali riferiscono di 14.968 messi in palio per il corso di laurea in Infermieristica, 763 per Ostetricia e 283 per Infermieristica Pediatrica.
Il numero dei candidati ai test di ammissione non appare essere in calo e, nel corso degli ultimi anni, tutti i posti messi a disposizione sono stati assegnati.
Secondo i dati AlmaLaurea si laureano mediamente circa 10.000 infermieri all’anno contro i 1.400 infermieri che vanno in pensione. Appare evidente che il rapporto tra professionisti immessi nel mondo del lavoro e professionisti ritirati dal mondo del lavoro non possa far altro che aggravare ulteriormente la disperata situazione occupazionale attuale.
I dati emersi dai rapporti annuali Almalaurea analizzati infatti parlano di un aumento occupazionale riguardante la categoria infermieristica.
Il 61% dei laureati triennali lavorerebbe ad un anno dal conseguimento del titolo. Considerando questo gruppo di Infermieri occupati il 42% degli stessi può contare su un lavoro stabile, in misura maggiore di tipo autonomo, (26,5% lavoratori a partita Iva, 15,5% lavoratori dipendenti a tempo determinato o indeterminato)
Traducendo questi dati percentuali in cifre avremmo ogni anno circa 3900 infermieri neolaureati disoccupati, 2650 infermieri neolaureati occupati con partita Iva e 1.550 infermieri neolaureati occupati con un regolare contratto da dipendente di qualsiasi genere.
Inoltre, più della metà dei neolaureati (54%) prima di entrare nel mercato del lavoro è impegnato in un’attività di formazione post laurea, in particolare: master universitario di I livello (25%), corsi di formazione professionale (21%), ma anche stage in azienda (14%) e collaborazioni volontarie (11%) tutte propedeutiche allo svolgimento della professione.
Che senso ha continuare a formare 15.000 infermieri ogni anno se solo 1.400 vanno in pensione?
Fonti: Almalaurea.it, Ipasvi.it
Il 19 aprile, come ogni anno, si celebra la Giornata mondiale del fegato, un’iniziativa delle…
L’ascolto delle esperienze individuali e collettive come strumenti per i decisori politici: questo il messaggio…
Il dott. Giuseppe Cotugno laureatosi in infermieristica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore “A. Gemelli”…
“Ancora una volta il Nursind si dimostra innovativo e centrale nell'accogliere sia le esigenze dei…
Di seguito l'editoriale che Maurizio Zega, presidente di Opi Roma e consigliere nazionale Fnopi, ha…
La mia esperienza lavorativa come operatore socio-sanitario, maturata in tre anni tra contesti domiciliari, strutture…
Leave a Comment