Zenzero: è davvero un “superfood”?

Alcune proprietà benefiche sono accertate, ma non valgono in ogni occasione e per tutte le persone allo stesso modo.

Lo si può ormai trovare in qualsiasi pietanza: dalla pasta alla pizza, dai croissant ai biscotti, persino nel cioccolato o nei cocktail alcolici. Lo zenzero è diventato un ingrediente per tutte le occasioni. Non è un caso se quest’anno è stato inserito nel paniere dell’Istat per calcolare la spesa delle famiglie.

Secondo i dati Nielsen, nel 2018 c’è stato un aumento record (73%) degli acquisti rispetto all’anno precedente. Il motivo? Non ha tanto a che fare col gusto della pianta orientale quanto coi suoi effetti benefici sulla salute. Un “superfood”, se vogliamo, cioè un alimento con importanti proprietà farmaceutiche.

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Oggi lo zenzero è ritenuto da molti una sorta di panacea. Ma è bene chiarire che non cura ogni malattia. Può solo far sentire meglio in situazioni specifiche. «Allo zenzero si attribuiscono prevalentemente proprietà antiemetiche e antinfiammatorie – spiega Simona Chialastri, biologo nutrizionista dell’Istituto neurotraumatologico italiano e docente all’Università Tor Vergata di Roma –. Con le prime proprietà facciamo riferimento a una riduzione della nausea, ad esempio nei viaggi in auto o in aereo, grazie alla presenza di alcuni componenti che sono in grado di inibire le disfunzioni ritmiche dello stomaco. Queste componenti, di cui sono molto ricche le radici dello zenzero, si chiamano gingeroli».

Lo zenzero è considerato un rimedio utile per contrastare la nausea da gravidanza e da chemioterapia, ma solo sotto stretto consiglio medico. Inoltre è molto utilizzato contro i problemi di digestione e il mal di stomaco in generale: la polvere del rizoma

riduce il gonfiore e favorisce la motilità intestinale. «La radice dello zenzero – dice Chialastri – è in grado di aumentare la peristalsi intestinale, e quindi di favorire il transito intestinale».

Allevia anche i sintomi dell’infiammazione, agendo positivamente sulla mucosa dello stomaco. I principi attivi dello zenzero possono, ad esempio, prevenire e attenuare infiammazioni e ulcere legate a farmaci aggressivi nei confronti del tratto digerente. È anche l’ingrediente principe di moltissime diete dimagranti e può aiutare ad abbassare la concentrazione di zuccheri nel sangue. Questo stesso effetto sarebbe alla base pure del presunto beneficio ipocolesterolemizzante, cioè la capacità di ridurre il colesterolo “cattivo”.

«Sono famose anche le proprietà della tisana allo zenzero come rimedio naturale contro tosse, raffreddore e influenza, tipici della stagione invernale», aggiunge la naturopata e floriterapeuta Cristina Settanni. Tuttavia, per poter beneficiare di tutte queste proprietà è bene fare attenzione alle dosi da consumare quotidianamente: lo zenzero non fa bene in ogni occasione e per tutte le persone allo stesso modo. «Nella sindrome del colon irritabile può dare effetti avversi, come diarrea e dolori addominali, proprio perché aumenta la motilità intestinale», avverte Chialastri. In presenza di calcoli biliari, patologie cardiache, disturbi emorragici e diabete, va sempre consultato il medico, così come durante l’allattamento e la gravidanza.

Redazione Nurse Times

Fonte: Il Messaggero

 

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