Partito lo scorso 11 agosto e dopo avere girato tutte le Asl del Piemonte è arrivato in queste ore a Torino il Camper del Rispetto.
L’iniziativa ideata dal Nursing Up, per compiere viaggio in tutto il Piemonte in cui il sindacato ha incontrato e incontrerà ancora nel capoluogo, tutti i colleghi piemontesi infermieri e professionisti della sanità.
Obiettivo ascoltare i problemi di ognuno e affermare ancora una volta la necessità di ottenere subito e una volta per tutte diritti e riconoscimenti da troppo tempo promessi e mai realizzati.
Il Camper giallo e blu del Nursing Up, che in queste ultime quattro settimane ha percorso centinaia di chilometri in tutta la regione; oggi e domani affronterà l’ultimo percorso nelle realtà dell’Asl Città di Torino e alla Città della Salute (domani).
Il Segretario Regionale Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up, Claudio Delli Carri spiega:
“Viaggiare per tutto il Piemonte e incontrare tutti i colleghi nelle loro realtà è stato emozionante e molto costruttivo. Abbiamo stretto i rapporti e raccolto le testimonianze e le necessità di centinaia di colleghi. Persone straordinarie che in questi mesi hanno fatto con dedizione e coraggio il loro lavoro e che ora, più che correttamente, vogliono solo venga riconosciuto ciò che è dovuto.
Ciò che noi pretendiamo si riassume in una sola parola: Rispetto. Crediamo di avere dato più che ampia dimostrazione di rispetto verso i pazienti in una situazione difficilissima in questi mesi. La stessa cosa è giusto venga ora tributata a noi.
Per questo, l’iniziativa del Camper di Rispetto è stata un’incredibile opportunità per unirci, serrare le fila di tutta la categoria, nella consapevolezza di voler ottenere risultati che non è più possibile rimandare.
E poi ci sarà la grande manifestazione di Roma, prevista per il 15 ottobre prossimo, di tutti gli infermieri e professionisti sanitari per chiedere cambiamenti strutturali verso un vero adeguamento degli stipendi e l’uscita dal comparto a favore di un’area separata di contrattazione.
“Dobbiamo ricordare che gli infermieri e professionisti della sanità in Piemonte e in Italia hanno gli stipendi più bassi d’Europa e indennità di rischio e disagio che gridano vendetta tanto sono esigue – conclude Claudio Delli Carri -.
Una vergogna a cui si aggiungono inadeguatezza delle dotazioni di professionisti e personale di supporto; carichi di lavoro tanto pesanti che danneggiano le vite e la salute, organizzazioni di lavoro intimidatorie e deprofessionalizzati.
Tutto ciò si risolve semplicemente applicando un concetto: avendo RISPETTO di noi, del nostro lavoro e della nostra preparazione professionale.
Rispetto che va riconosciuto oggi, senza altre parole o false promesse”.
Redazione Nurse Times
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