Per la prima volta in Italia una terapia con cellule CAR-T, ritenuta rivoluzionaria nella lotta ai tumori, è stata utilizzata nella cura del mieloma multiplo. È accaduto al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, dove un paziente è stato dimesso e sottoposto a regolari visite di controllo, mentre un altro, già ricoverato in Ematologia, sta ricevendo il trattamento. La terapia è stata eseguita dall’equipe dell’Unità operativa di Ematologia diretta dal professor Michele Cavo, che ha raccolto i T-linfociti, li ha geneticamente modificati per riconoscere le cellule neoplastiche e poi li ha reinfusi per colpire selettivamente il tumore.
L’acronimo CAR-T deriva dall’inglese Chimeric Antigen Receptor T-cell e identifica una sofisticata procedura di immunoterapia cellulare adottiva. Si tratta di un nuovo approccio terapeutico nella lotta ai tumori, per ora applicato solo in alcune malattie del sangue
. Gli studi condotti e pubblicati in un particolare tipo di leucemia acuta e di linfoma hanno dimostrato un’eccezionale efficacia del trattamento, recentemente approvato con questa indicazione da Fda ed Ema, le agenzie preposte alla commercializzazione dei farmaci negli Stati Uniti e in Europa.Il Sant’Orsola è uno dei due centri italiani selezionati per condurre il primo studio clinico sperimentale con cellule CAR-T nel mieloma multiplo. Principal investigator è appunto il professor Cavo e la terapia prevede anche il coinvolgimento di altre branche specialistiche, come la Medicina trasfusionale per la raccolta dei linfociti del paziente, la Terapia intensiva e la Neurologia per la possibile gestione di complicanze molto severe, che nel primo paziente trattato a Bologna non si sono comunque verificate.
Redazione Nurse Times
Fonte: Ansa
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