Caro-ambulanze a Lecce: coperte solo 4 postazioni estive del 118 (su 11)

La richiesta delle associazioni è salita di 6mila euro mensili. La strategia dell’Asl per venire a capo del problema.

In Salento sale la temperatura e si impennano anche gli accessi in pronto soccorso e le richieste di aiuto al 118: mediamente più 20 percento, e la stagione non è ancora entrata nel vivo. In più c’è la rete dell’assistenza turistica che ancora deve partire, ma intanto arrivano infermieri per gli ospedali e medici per i pronto soccorso. Risultato: una matassa che deve essere ancora sbrogliata, con il disagio legato a un numero molto alto di postazioni non ancora coperte lungo il litorale.

Ma andiamo con ordine, cominciando dal nodo più intricato tra quelli da sciogliere a breve. La delibera dell’Asl Lecce che prevede la presenza di 11 ambulanze aggiuntive nelle marine è dello scorso 27 marzo, ma ad oggi sono attive solo quelle a Gallipoli, Santa Maria al Bagno, Sant’Isidoro, Torre Lapillo. Quattro, dunque. Mancano all’appello le postazioni del 118 nelle località balneari di Casalabate, Torre Chianca, San Cataldo, San Foca, Villaggio Conca Specchiulla, Torre San Giovanni, Torre Vado.

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Nessuna associazione finora si è voluta impegnare per coprire questo vuoto e, nella giornata di ieri, c’è stato un incontro tra i dirigenti Asl dell’area Patrimonio e alcune associazioni di gestione del servizio per trovare una soluzione. Ma la richiesta delle associazioni è pesante: a fronte dei 12.500 euro che l’Asl Lecce riconosce mensilmente alle associazioni che svolgono il servizio, oggi la richiesta per le postazioni estive è di ulteriori 6mila euro mensili. La palla è rimbalzata subito alla direzione strategica della Asl, che dovrà dare l’eventuale via libera, con la premessa che questo pesante rincaro è un precedente che potrebbe aprire una partita per chi stabilmente offre il servizio e, invece, ha un compenso bloccato da ormai dieci anni.

In precedenza, infatti, si era già aperta una controversia con le ditte Meleleo e Ikebana, che lamentano di non riuscire a stare nei costi. Lo stop al servizio è stato scongiurato con una prima proroga, scaduta l’altro ieri, e ora l’Asl sta trattando per chiudere con una transazione le pretese economiche delle ditte e un’ulteriore proroga del servizio sino a dicembre prossimo. Una situazione che fa stare con il fiato sospeso 45 famiglie. Per completare la mappa delle ambulanze, l’Asl sta anche valutando una deroga agli stringenti standard previsti dalla Regione Puglia per il periodo estivo.

«Le associazioni che hanno il rapporto con la Asl, coprendo il servizio del 118 – spiega Rodolfo Rollo, commissario straordinario Asl –, si sono dette disponibili nella metà dei casi perché, su ulteriori postazioni, non sono in grado di assicurare i parametri previsti dalla regolamentazione regionale. Per tutti gli altri stiamo valutando se possiamo andare in deroga a quei parametri stringenti che sono assolutamente necessari quando bisogna prestare servizio per tutto l’anno, ma potrebbero essere attenuati nel momento in cui l’operatività è limitata ai due mesi estivi. Per questo stiamo chiedendo a chi non ha dato la sua disponibilità di conoscere le caratteristiche dei mezzi per verificare se si può andare in deroga».

Rollo è fiducioso che la situazione possa sbloccarsi già in questo weekend: «Ci stiamo organizzando per partire già dai prossimi giorni. Abbiamo due tipi di servizio: uno fisso e uno con ambulanze. In 20 località turistiche stiamo allestendo le postazioni fisse di ambulatori turistici con la presenza dei medici per 12 ore al giorno. Sono collegate ai pronto soccorso e ai poliambulatori. Nel frattempo stiamo rafforzando la dotazione di medici nei pronto soccorso di Lecce, Copertino, Scorrano, Gallipoli, Casarano. Il sabato e la domenica continua la consulenza pediatrica nei pronto soccorso. Per i pugliesi il sistema eroga le prestazioni gratuitamente, mentre i turisti che arrivano da fuori regione pagano un ticket».

Il bilancio definitivo del commissario Asl: «Il supporto aggiuntivo delle ambulanze è stato coperto al 60 percento con requisiti “attenuati”. Attendiamo una risposta dalla Croce Rossa di Lecce e Casarano, dal Cardinale Panico di Tricase, da un’associazione tarantina che aveva dato disponibilità per coprire il litorale di Porto Cesareo».

Redazione Nurse Times

Fonte: Quotidiano di Puglia

 

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