Coronavirus, trovati 230 nuovi posti di terapia intensiva in Toscana. Ma servono assunzioni.

Lo ha annunciato su Facebook il governatore Enrico Rossi, che intende chiedere al personale medico, infermieristico e tecnico in pensione di rientrare in servizio.

“Oggi ho visitato il vecchio ospedale di Lucca, parzialmente in disuso, quello di Massa, dismesso, quello di Carrara, e quello del vecchio Santa Chiara di Pisa. In tutto abbiamo trovato 150 posti letto di terapia intensiva che sono riattivabili in una decina di giorni e che si aggiungono ai 447 di terapia intensiva che, con i nuovi ospedali, sono già aumentati del 30%. Ho parlato con la protezione civile nazionale e ho chiesto almeno 300 ventilatori”. Così, in un post su Facebook di ieri, il Governatore toscano Enrico Rossi
(foto), che oggi ha effettuato un nuovo sopralluogo, commentandolo con le seguenti parole, sempre via social: “Stamani sono stato a Careggi e, con i dirigenti dell’Azienda ospedaliera e dell’Azienda del territorio, si sono individuati altri 74 posti di terapia intensiva da allestire rapidamente. Quindi i posti letto nuovi di terapia intensiva, che si aggiungono ai 150 trovati ieri, sono in tutto circa 230. La particolarità di questi ultimi 74 nuovi posti è che, per gran parte, sono possibili grazie ai grandi investimenti fatti sulle strutture, che consentono di avere posti letto con un’alta strumentazione e sono facilmente trasformabili in terapie intensive. Quindi, ai 447 posti già attivi di terapia intensiva, che per grande parte saranno usati eventualmente per malati di Covid-19, oltre a circa 200 sale operatorie utilizzabili come terapie intensive, stiamo preparando altri 230 posti circa. Naturalmente è necessario e importante fare altre assunzioni, e chiederemo al personale medico, infermieristico e tecnico andato in pensione di rientrare in servizio”. Redazione Nurse Times Segui l’evoluzione dell’epidemia in tempo reale  
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