Francia, il mistero dei bambini nati “senza braccio”

In altre parole, questi bambini nascono con una mano, un avambraccio o un braccio in meno

Si sta vagliando la pista ambientale; forse sono proprio le sostanze tossiche presenti nei pesticidi a causare la malformazione nei 25 neonati

Una grave patologia colpisce molti neonati delle zone della Bretagna e della Loira, ma nessuno sembra essere in grado di capire il perché.

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Secondo l’Ain, l’Agenzia sanitaria pubblica francese, sono venticinque i bambini nati con gravi malformazioni tra il 2000 ed il 2017 nel sud della Francia ed il loro caso viene indicato come il mistero dei “bébé sans bras”.

Sono i piccoli affetti da agenesia trasversale degli arti superiori venuti al mondo in tre specifiche aree rurali francesi che hanno suscitato particolare interesse rappresentando un’incidenza sospetta e pari ad oltre il doppio dei casi previsti nella media sanitaria locale. In altre parole, questi bambini nascono con una mano, un avambraccio o un braccio in meno. Data l’entità del fenomeno, Public Health France ha condotto un’indagine epidemiologica, che ha reso pubblico il 4 ottobre 2018.

Tuttavia, nessuna causa è stata evidenziata. La malformazione a carico degli altri superiori, si manifesta con assenza di mani e/o braccia sin dalla nascita e si sviluppa nei primi due mesi di gestazione, tra il 24° e il 56 ° giorno dal concepimento. L’agenesi trasversale degli arti superiori rappresenta meno di 150 casi all’anno in Francia. Le sue cause possono essere genetiche, legate a vincoli fisici o sostanze tossiche.

Con la talidomide, una molecola commercializzata negli anni ’60 per curare la nausea delle donne in gravidanza, tra il 1957 e il 1962, 10.000 bambini nacquero senza braccia a causa di questo farmaco.

Dunque, il problema può avere origini farmacologiche, genetiche o meccaniche, ma nel caso francese non è stata esclusa anche una pista ambientale. Il Remera, registro locale di sorveglianza che controlla i dati sulle nascite nell’area Rodano-Alpi, situata al confine con Svizzera ed Italia, ha evidenziato la segnalazione sospetta dei numerosi casi, sottolineando soprattutto la loro concentrazione nelle regioni della Bretagna e della Loira Atlantica.

Indagando sulle abitudini, il lavoro, le origini delle madri ed i loro consumi durante la gravidanza, i responsabili del Remera hanno potuto rilevare come fattore comune solo la residenza in aree rurali ed in particolare nei pressi di coltivazioni di girasole e mais. La notizia dei numerosi casi di agenesia trasversale degli arti superiori è arrivata ad ottobre 2018 ed oggi, a distanza di un anno, se ne valuta la causalità non essendo stati ancora appurati i fattori scatenanti.

Torna, così, in auge proprio la pista ambientale, legata alla possibilità che le gestanti siano entrate in contatto con sostanze tossiche presenti nei pesticidi. Nulla è stato confermato in tal senso poiché nessuna indagine specifica è stata avviata visto che mancavano, sin dall’inizio, indizi tali da ricondurre ai pesticidi così come ad ogni altra causa scatenante poiché totalmente assenti elementi in comune tra le realtà alle quali ogni singolo bèbè sans bras appartiene.

L’Ansp, Agenzia nazionale della sanità pubblica, pur tranquillizzando i cittadini sull’inesistenza di un’epidemia, ha avviato un’inchiesta su tutto il territorio francese, al fine di provare ad individuare le reali cause del problema. Sta di fatto che la notizia, secondo la quale nella regione dell’Ain contemporaneamente ai bambini senza braccia, nascevano vitelli senza coda, avvalora la pista della causa ambientale dovuta a pesticidi o medicine somministrate agli animali. Tuttavia, in assenza di una risposta definitiva, supportata da dati inconfutabili, il mistero dei bèbè sans bras persiste e s’infittisce a causa delle ipotesi che alimentano la sua inspiegabile natura.

Per tale ragione, per la prima volta, la Procura della Repubblica di Marsiglia, ha avviato un’indagine preliminare, a seguito della denuncia presentata dai genitori questa estate. Le indagini, affidate all’Ufficio centrale per la lotta contro le minacce all’ambiente e alla salute pubblica (Oclaesp) e alla brigata della Gendarmeria di Lione, sono state avviate dopo la denuncia presentata all’inizio di agosto dai genitori un bambino nato senza dita nella mano destra, nell’Ain.

Secondo il loro avvocato, Fabien Rajon, l’obiettivo della denuncia è “cercare le cause” di questa malformazione e infine conoscere la verità su questo fenomeno che ha colpito anche diversi bambini della Loira Atlantica e del Morbihan tra il 2009 e il 2014.

Redazione Nurse Times

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