La legge n°27 del 2012 ha di fatto abrogato i tariffari riguardanti la Libera Professione. L’infermiere ha pertanto l’onere di determinare in maniera oculata l’importo relativo al servizio erogato al cliente. In particolare la legge n°27 del 2012, abolendo i tariffari professionali, ha introdotto alcune norme che l’Infermiere deve osservare nel rispetto di colui che ne richiede la prestazione.
I criteri e i parametri da utilizzare per stabilire quale sia il giusto compenso per un infermiere libero professionista sono riportati di seguito:
Il paziente dovrà essere informato non solo dei rischi del trattamento, ma anche del compenso che dovrà essere riconosciuto al professionista. La pattuizione del compenso quindi deve avvenire nel momento del conferimento dell’incarico e non successivamente. L’importo dovrà essere adeguato alla complessità della prestazione offerta.
L’infermiere professionista avrà l’obbligo di redarre un preventivo dettagliato nel quale venga evidenziato il costo di ogni singola voce. In particolare, il preventivo dovrà indicare:
Analizzando il decreto n.165 emanato dal Ministero della Salute il 19 luglio 2016 è possibile stabilire quale sia il giusto compenso. Tale delibera stabilisce i criteri per la determinazione delle somme dovute per le prestazioni offerte da Medici, Infermieri, Psicologi, Farmacisti e Veterinari.
Vengono elencati i valori medi di riferimento per ogni singola prestazione. La tabella rappresenta un ottimo punto di partenza per calcolare i giusti compensi ai quali aggiungere le seguenti voci:
Per quanto riguarda i parametri specifici che determinano direttamente l’entità del compenso bisogna prendere in considerazione i valori tabellari. Il compenso può subire variazioni anche in seguito ad altri fattori, come il costo del lavoro e delle tecnologie sanitarie (ammortamento), dei consumi e di altri costi generali e del margine atteso.
In primis non bisogna sottovalutare l’importanza del preventivo, che oltre ad avere un valore probatorio (nel caso un paziente si rivolga ad un giudice per un’eventuale controversia) permette al professionista di lavorare nella massima trasparenza.
È fondamentale che un infermiere professionista conosca i valori indicati nella tabella allegata al decreto del 2016. Infatti anche se tali parametri non siano vincolanti, sono molto utili per determinare il giusto prezzo per un lavoro svolto.
Nel decreto si fa riferimento a 190 prestazioni, distinte in base a otto diverse funzioni dalla funzione respiratoria a quella dell’alimentazione.
Il decreto detta i parametri generali tra cui, all’articolo 2:
Mentre all’art. 3 sono indicati i parametri specifici come il costo del lavoro, il costo della tecnologia sanitaria, consumi, costi generali e il margine atteso.
Simone Gussoni
Allegati
Tabella Allegato decreto 19 luglio
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