Spy story alla Asl Bari: l’ex dg Cosentino condannata a 2 anni di reclusione

Pena ridotta di un mese nel processo di appello bis. I due principali imputati avevano ordinato la bonifica da eventuali microspie per evitare possibili intercettazioni.

La Corte di appello di Bari ha ridotto di un mese le pene inflitte a Lea Cosentino (foto) e Antonio Colella, rispettivamente ex direttore generale dell’Asl Bari ed ex direttore dell’Area patrimonio della stessa Azienda. A entrambi è stata comminata una condanna a due anni di reclusione (pena sospesa) per il reato di peculato con riferimento a una vera e propria spy story: i due avevano ordinato la bonifica degli uffici Asl da eventuali microspie per evitare possibili intercettazioni. Questo, dunque, l’esito del processo di appello bis, dopo che nel settembre 2018 la Cassazione aveva confermato la responsabilità penale degli imputati, annullando con rinvio la sentenza d’appello solo per la rideterminazione delle pene (due anni e un mese) perché alcune contestazioni di falso si erano frattanto prescritte. La Cassazione, su questa vicenda, aveva anche reso definitiva la condanna a due anni e tre mesi per l’investigatore privato Antonio Coscia
, pagato 24mila euro per “svolgere un’attività di verifica dei sistemi informatici della Asl”. In realtà “la Cosentino aveva investito Coscia di altri compiti” e la sua “unica finalità era quella di bonificare gli ambienti della direzione per evitare la possibilità di subire intercettazioni delle conversazioni da parte dell’autorità giudiziaria”. I falsi relativi alle delibere con cui fu autorizzato quell’incarico erano già stati dichiarati prescritti un anno fa e i giudici, già all’epoca, avevano confermato definitivamente le statuizioni civili di condanna in favore della Regione Puglia. Nei confronti di Lea Cosentino, Antonio Colella e altri quattro imputati, tra i quali l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, pende in appello un altro processo su presunti appalti truccati nella sanità pugliese relativi al periodo 2008-2010. In primo grado, nell’ottobre 2017, Cosentino è stata condannata alla pena di due anni e sei mesi, Colella a tre anni e Tarantini a quattro anni di reclusione per i reati, a vario titolo contestati, di associazione per delinquere, peculato e truffa. Redazione Nurse Times  
Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Medicina, Fsi-Usae: “Stop al numero chiuso? Era ora”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fsi-Usae. Apprendendo dell’adozione  da parte del Comitato ristretto…

26/04/2024

Nursing Up: “Reclutamento infermieri sudamericani potrebbe trasformarsi in pericoloso boomerang!”

Sanità, Nursing Up De Palma. «Piano Bertolaso su reclutamento infermieri sudamericani potrebbe trasformarsi in un…

25/04/2024

Epilessia: cos’è, classificazione e tutte le cure disponibili

Le crisi epilettiche sono episodi di attività elettrica anormale nel cervello che causano varie manifestazioni…

25/04/2024

Il 25 aprile: quando la resistenza salvò vite umane, anche in campo sanitario

Il 25 aprile è una data simbolica per l'Italia, celebrando la liberazione dal nazifascismo. Ma…

25/04/2024

Tesi infermieristica. Picc: nuove prospettive per gli accessi vascolari

Data l’inserzione periferica, il PICC è una tecnica non specificatamente medica, quindi attuabile dagli infermieri…

25/04/2024

Sentenza storica: infermieri della ASL Viterbo hanno diritto ai buoni pasto

Una sentenza epocale (n. 44/2024 e la n. 434/2024,) è stata emessa dal tribunale di…

25/04/2024