Negli ultimi trentanni si è avuto un cospicuo aumento dell’incidenza di melanoma nell’ordine del 30% e se individuato precocemente può essere asportato chirurgicamente. Nel 95% dei casi si ha la remissione completa della malattia.
Nel caso in cui non si attivino le corrette procedure di identificazione e di segnalazione dei nevi, la prognosi può risultare infausta, con metastatizzazione ad organi interni.
Bisogna porre attenzione per evitare spiacevoli sorprese osservando alcune precauzioni e semplicissime attitudini cautelative. Evitare l’abbronzatura presso centri con lampade artificiali (solarium…) in quanto le radiazioni emesse dalle lampade potrebbero catalizzare l’insorgenza del melanoma.
È opportuno evitare l’esposizione prolungata dei bambini al sole per evitare ustioni di I grado o di II grado che possono predisporre in futura età adulta a sviluppare un melanoma
Ad esempio evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata e senza protezione adeguata (che è opportuno sia consigliata da uno specialista!).
Il melanoma colpisce a qualsiasi età e non è correlato intimamente con l’età, però le zone più a rischio di formazione di un melanoma sono diverse tra le donne e gli uomini. Per le donne le zone più a rischio sono gambe e piedi, per l’uomo la zona più a rischio è la schiena.
Idratare la pelle, avere una dieta bilanciata ed equilibrata può sensibilmente contribuire ad evitare l’insorgenza della patologia.
La regola per distinguere i nevi sospetti da quelli potenzialmente patologici è l’osservazione dell’ aspetto, bordo, colore, dimensione e estensione nel tempo.
A- di “Asimmetria”: tracciando una sottile linea che divide il nevo in due metà, se individuate particolari asimmetrie di un lato rispetto all’altro, che siano esse molto visibili (macroscopiche) o leggermente accennate, è comunque utile effettuare un esame più approfondito;
B- di “Bordi e margini irregolari”: osservando i bordi, la presenza di una circonferenza molto irregolare, poco rotonda, può indicare anch’essa un nevo sospetto;
C- di “Colore”: al centro del nevo spesso il colore è uniforme, se così non fosse e/o notate variazioni cromatiche o colori insoliti, è sempre utile rivolgersi ad uno specialista per un controllo;
D- di “Diametro”: spesso i nevi sospetti raggiungono dimensioni maggiori di 6mm di diametro;
E- di “Evoluzione”: nevi di nuova insorgenza in pazienti con più di 30 anni o nevi che cambiano rapidamente aspetto vanno controllati. Per questo può essere utile fotografarsi i nevi più preoccupanti a distanza di qualche mese per osservarne gli eventuali cambiamenti.
La chirurgia rappresenta un elemento fondamentale per il trattamento di questa temuta neoplasia, ma è limitata alle fasi più precoci.
Ecco perché risulta fondamentale l’osservazione dei propri nevi durante tutto l’anno, con particolare attenzione all’estate, durante la quale l’eccessiva esposizione solare può innescare o rendere evidenti alterazioni dei nostri nevi.
CALABRESE MICHELE
FONTE:
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