Una versione speciale di Aspirina, sarebbe 10 volte più efficace della chemioterapia nel combattere il tumore al cervello. Lo affermano gli studiosi dell’Università di Portsmouth, UK.
Ogni anno, in Gran Bretagna, oltre 16mila persone si ammalano di tumore al cervello. Oltre cinque anni dalla comparsa della malattia, sopravvivono meno del 20% dei pazienti e ciò è nettamente in contrasto coi dati riguardanti i malati di cancro al seno (87%) e quelli di cancro al testicolo (98%).
Solitamente le terapie utilizzate sono la chirurgia (quando possibile), la radioterapia e la chemioterapia. Quest’ultima, però, non è così efficace in quanto i farmaci che vengono iniettati per via endovenosa, difficilmente possono oltrepassare la barriera emato-encefalica. E, di conseguenza, non possono raggiungere le cellule cerebrali impazzite.
Ma una ricerca, portata avanti dall’Università di Portsmouth in collaborazione con tre start up di Manchester e presentata alla conferenza ‘Brain Tumors 2016’ a Varsavia, potrebbe aver risolto questo problema. Di cosa si tratta? Di uno studio su un noto preparato farmaceutico: l’Aspirina.
Una versione speciale del famoso farmaco (detta ‘IP1867B’)a base di acido acetilsalicilico, infatti, è risultata essere dieci volte più efficace contro il cancro al cervello rispetto alla chemioterapia. I ricercatori inglesi hanno osservato come la ‘comune’ aspirina sia in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, ma non solo: può fungere anche da ‘cavallo di Troia’, per far oltrepassare la ‘muraglia’ a tutte quelle medicine contro il cancro che, per l’appunto, di solito non possono eluderla. Testata su cellule tumorali di adulti e bambini con glioblastoma, la nuova terapia si è rivelata più efficace dei farmaci attualmente in utilizzo; e, cosa non da sottovalutare, non danneggia le cellule sane.
Si stanno perciò studiando diverse combinazioni a base di aspirina liquida e farmaci chemioterapici per aggredire mortalmente i tumori cerebrali.
Fonti: Lady Blitz, Daily Mail, ANSA
Immagini: YouTube, Pixabay
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