AstraZeneca ha detto che può fornire solo una frazione delle dosi del suo vaccino anti Covid-19 promesse per il primo trimestre dell’anno. La notizia ha fatto infuriare l’Unione Europea. L’UE non ci sta ha, quindi, esortato l’azienda farmaceutica a fornire più dosi del vaccino dagli stabilimenti del Regno Unito dopo il “taglio nelle consegne ingiustificato e inaccettabile“.
In una nuova riunione con la responsabile dell’azienda, Iskra Reic, Bruxelles è tornata ad insistere sul rispetto dei patti, ha chiesto che il contratto fosse reso pubblico, ed ha contestato le motivazioni dei ritardi, innescando nuove potenziali tensioni con Londra, a poco meno di un mese dalla Brexit.
La Commissione Ue ha richiamato “gli sviluppatori dei vaccini ai loro obblighi morali e contrattuali”.
Il commissario per la salute Stella Kyriakides ha twittato che l’UE si è rammaricata per “la continua mancanza di chiarezza sul programma di consegna”.
“Abbiamo firmato un contratto di pre-acquisto per fare in modo che producessero determinati volumi di vaccini prima dell’autorizzazione dell’Ema”, ha affermato Kyriakides.
- OPI Torino si costituirà parte civile nel processo ASL TO4: tutela e verità per pazienti e infermieri
- Bilancio 2026: Nursing Up frena la FNOPI sui 480 milioni per la sanità
- Questione infermieristica in aula: FNOPI dibatte la legge di Bilancio al Senato
- Testimonianza dall’Osservatorio del Nursing Up: la voce di Laura, infermiera “dal fronte”
- Loiano: ospedale di comunità con 15 posti, bando per infermieri e alloggio gratuito
Lascia un commento