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Il 118 nel caos, scatta l’inchiesta, pochi medici e mezzi

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Tratto da La Repubblica Bari

Una lettera lunga quattro pagine. Una richiesta di intervento ma anche e soprattutto una denuncia che ora è diventata materia di indagine. La procura di Bari ha aperto un fascicolo dopo aver ricevuto l’esposto o meglio la segnalazione del collegio Ipasvi, l’associazione di categoria a cui fanno riferimento gli infermieri, sulle “gravissime e persistenti criticità del servizio 118”.

“Dal mese di giugno – denuncia il presidente Saverio Andreula – la salute dei cittadini è affidata alla cabala, in altre parole alla possibilità concreta che i soccorsi non potranno essere sempre ottimali, così come previsto per legge nazionale e regionale”. Lo spunto per la denuncia è la nota con la quale il responsabile del coordinamento del 118 di Bari ha comunicato “che i turni del mese di giugno dovranno necessariamente essere incompleti a causa dell’esaurimento del budget”. E la conseguenza sarà inevitabile: sulle ambulanze non sempre potrà essere garantita la presenza dell’infermiere, le cui prestazioni saranno delegate al medico o al soccorritore e ciò, aggiunge Andreula – comporta inevitabilmente sottrazione di tempo alla valutazione clinica del paziente e all’esecuzione di manovre salva vita”.
Ma la lettera che ora è diventata il punto di partenza di una indagine della procura contiene anche un elenco di altre presunte criticità. Le ambulanze aziendali, ad esempio, denuncia il collegio Ipasvi, sono vecchie. La più “obsoleta” è del 2002 “con un’unica ambulanza di scorta per sette postazioni aziendali”. E ancora: ci sono auto mediche nuove, che sono state acquistate nel 2013 e che però non sono state mai utilizzate perché mancano le apparecchiature elettromedicali. L’associazione punta l’indice anche contro “le lunghe attese al pronto soccorso soprattutto per i codici gialli e verdi che talvolta si protraggono per ore, sottraendo risorse per l’emergenza sul territorio”. E poi ancora sulle auto mediche mancano i collari cervicali per trauma, quelli invece dei quali sono provviste le ambulanze sono inadeguati. Le comunicazioni con la centrale operativa del 118 non sempre sono veloci e semplici perché, spesso, si legge nella denuncia, la linea telefonica è occupata. E non sono stati attivati i ponti radio che “renderebbero utilizzabili le radio trasmittenti a bordo dei mezzi d’emergenza e sarebbero necessari in caso di assenza di segnale per i cellulari o di linee occupate della centrale operativa. “Criticità” note, secondo l’Ipasvi destinate a peggiorare con l’arrivo della stagione estiva che coinciderà con il periodo delle ferie e con quello dell’arrivo dei vacanzieri.

Sin qui la denuncia dal quale prende spunto l’indagine della
procura. Denuncia che dovrà essere vagliata ma che soprattutto potrà entrare a far parte dei procedimenti penali aperti dalla procura che riguardano la gestione del servizio 118. Gli investigatori dovranno verificare se le accuse contenute nella lettera possano configurare reati.

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