La nuova ordinanza sulla scuola del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, in vigore da lunedì fino al 5 marzo, prevede il 100 per cento della didattica a distanza (Dad) a partire dalle scuole per l’infanzia e fino alle superiori. Con un’eccezione soltanto per gli studenti disabili, gli alunni con bisogni educativi speciali e le attività di laboratorio. Ma sempre fino a un massimo del 50 per cento in ogni classe, sulla base di una autonoma valutazione da parte delle scuole e non dei genitori.
Le famiglie non ci stanno e sono pronte a manifestare. Manifestazioni programmate per mercoledì 24, ricorsi al Tar annunciati e persino un modulo preparato per fare richiesta di ritorno in presenza ai dirigenti. I genitori del coordinamento Priorità alla scuola di Puglia sono in mobilitazione contro l’ordinanza.
“Se pensiamo, – scrive il comitato Le Scuole che vogliamo su bordeline24.com, – di rimettere in dad tutti i bambini ed i ragazzi sino alla fine di questo anno scolastico probabilmente non abbiamo compreso l’emergenza educativa, sociale e soprattutto psicosanitaria che i minori stanno vivendo. È per questo che denunceremo la Regione Puglia per violazione dei diritti dei minori ai tribunali internazionali con l’augurio che nel frattempo il governo impugni l’ordinanza regionale emanata quest’oggi”.
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